martedì, maggio 31, 2011

BancaEtruria: Obbligazione convertibile

Buongiorno BLog's People!
Basilea III. La prima conseguenza che possiamo notare sui mercati è un "pullulare" di ADC (Aumenti di Capitale) da parte delle banche. Migliaia di investitori stanno cercando informazioni per decidere cosa fare, per esempio, con azioni e diritti di opzione di Intesa San Paolo. 
Ma ci sono altri aumenti di capitale, magari meno chiari, che stanno arrivando "sotto traccia" agli investitori. Uno di questi riguarda BancaEtrutria.
A questo indirizzo, se siete azionisti di BancaEtruria o vorreste diventarlo, potete scaricare il prospetto informativo.
Si tratta di una obbligazione convertibile subordinata. Prima ancora di vedere di cosa stiamo parlando è giusto cercare di capire "perché" fare un aumento di capitale tramite un bond convertibile piuttosto che con un'operazione diretta.

17 luglio 2008: "L'istituto ha dichiarato che al termine dell'operazione sono state sottoscritte poco più di 13 milioni di azioni, pari al 61,98% delle azioni offerte. Ora entra in gioco il consorzio di garanzia, coordinato e diretto da Banca IMI".
Le azioni offerte erano circa 22.000.000 al prezzo di 3 euro. 
Il 26 maggio 2008.... "Un nuovo giudizio per la Popolare Etruria e Lazio. Banca Imi ha iniziato la copertura sull'istituto con un giudizio "Hold" (mantenere) e un prezzo obiettivo di 8,4 euro".
Nella prima metà del 2005 c'era stato un altro aumento di capitale di 126 milioni di euro.
Un altro aumento di capitale nel 2007....
Nel frattempo la banca aretina brillava per gli investimenti:
- vendita della rete dei Promotori Finanziari (2006)
- vendita di Minerva e G.E.T.
- vendita degli assets (gestioni patrimoniali)
- vendita di Etruria Funds (ad Anima Sgr)
- vendita (2010) della partecipazione in BAP (BancaAssurance Popolari) e nel ramo danni.

In pratica tutti gli anni si disfa di un pezzo per fare "cassa" e dimostrare di essere in "utile".
Detto questo, domanda....
Chi avrebbe aderito ad un aumento di capitale "diretto"?
Vediamo il grafico....

Io non sono in grado di commentarlo....
Dopo questo "preambolo" passiamo a parlare del bond convertibile subordinato.
Le obbligazioni convertibili standard sono obbligazioni che posseggono la capacità di convertire il titolo obbligazionario in titoli azionari ad una data prestabilita secondo un rapporto di cambio prestabilito. Sono dei titoli obbligazionari che appartengono al gruppo delle obbligazioni strutturate sono una forma di investimento "ibrida" fra le obbligazioni ed i titoli azionari. Anche nelle obbligazioni convertibili il titolare riceve degli interesse meglio definiti (cedole) con scadenza generalmente annuale come un normale titolo obbligazionario, ma all'investitore è offerta un'ulteriore possibilità, ovvero quella di convertire i propri titoli obbligazionari in azioni. Le modalità ed i tempi sono naturalmente prestabilite al momento della sottoscrizione dei titoli (info-investimenti.com). 

In più sono "subordinate"...

L'espressione obbligazioni subordinate definisce quelle obbligazioni che, in caso di insolvenza dell'emittente, sono rimborsate dall'emittente dopo tutte le altre.
Si tratta quindi di obbligazioni che comportano un rischio maggiore per l'investitore e che offrono un ridotto livello di garanzia rispetto ad altri titoli obbligazionari. A fronte del maggior rischio che caratterizza questo tipo di obbligazione, all'investitore può essere data la possibilità di beneficiare di un tasso d'interesse o di un rendimento maggiore rispetto a quello previsto per obbligazione della medesima durata. (guidaobbligazioni.com)

Abbiamo un'idea? Bene, vediamo allora cosa scrive il "prospetto informativo"....

"Per valutare se le Obbligazioni Convertibili, che oltre ad avere natura subordinata sono caratterizzate da alcuni elementi di complessità, siano compatibili con il proprio profilo di rischio, i destinatari dell’Offerta sono invitati, tra l’altro, a tener conto che, rispetto alle obbligazioni convertibili standard:

- decorsi 18 (diciotto) mesi dalla Data di Emissione e sino al quinto giorno precedente la Data di Scadenza, previa autorizzazione della Banca d’Italia, ove richiesta dalle norme di legge o regolamentari di volta in volta applicabili, e in conformità ad ogni applicabile disposizione di legge, l'Emittente avrà il diritto di procedere al riscatto totale o parziale delle Obbligazioni in circolazione mediante pagamento in denaro e/o consegna di Azioni BPEL (cfr. Sezione Seconda, Capitolo IV, Paragrafo 4.1.6 del Prospetto e art. 10 del Regolamento del Prestito);

- alla Data di Scadenza, le Obbligazioni Convertibili per le quali non è stata esercitata la facoltà di conversione o di riscatto anticipato saranno rimborsate alla pari; l’Emittente avrà il diritto di adempiere l’obbligo di rimborso mediante pagamento in denaro e/o consegna di Azioni BPEL, per un controvalore non inferiore al valore nominale delle Obbligazioni Convertibili (cfr. Sezione Seconda, Capitolo IV, Paragrafo 4.1.6 del Prospetto e art. 11 del Regolamento del Prestito);

- a seguito dell’esercizio delle suddette facoltà di rimborso e riscatto in capo all’Emittente, l’Obbligazionista potrà ricevere Azioni BPEL e/o denaro, per un controvalore complessivo, alla data della consegna, non inferiore al valore nominale delle Obbligazioni Convertibili. Le Azioni BPEL presentano i rischi tipici degli investimenti in titoli azionari. In particolare, ove il possessore intendesse vendere le Azioni BPEL successivamente alla data di consegna, il ricavato di tale vendita, anche tenendo conto dell’eventuale conguaglio in denaro, potrebbe non consentire il recupero integrale del valore nominale delle Obbligazioni Convertibili (cfr. Sezione Prima, Capitolo IV, Paragrafo 4.3.1 del Prospetto);

- la pluralità delle opzioni in capo all’Emittente può rendere la valutazione degli strumenti finanziari offerti più difficile rispetto alle obbligazioni convertibili standard (cfr. Sezione Prima, Capitolo IV, Paragrafo 4.3.1 del Prospetto).

Rapporto di conversione

Verrà dato un diritto d'opzione ogni azione posseduta. Esercitando 9 diritti d'opzione si potranno ottenere 4 obbligazioni convertibili subordinate al prezzo di 3,02 euro.
Il "prezzo" dei diritti di opzione è stato fissato a 0,0848 euro.
L'azione vale (ad oggi) 2,38 euro.
Il bond CONVERTIBILE SUBORDINATO mi staccherà una cedola del 7% annuo lordo. Prenderete la cedola per, almeno 3 semestri. Dopo il bond potrà essere convertito in qualsiasi momento dalla banca, dopo autorizzazione di Bankitalia.

Attenzione, però!

Il 7% è un tasso enorme. Enormemente rischioso. Il rischio non è che ci sia il default dell'emittente (su quello non ci sono dubbi) ma che andrete a firmare qualcosa che non si sposa, assolutamente, con la vostra idea d'investimento.
La cosa che trarrà in inganno è che l'offerta verrà fatta, ovviamente, agli azionisti quindi, di prassi, con MiFid abbastanza ampia. 
Nutro grossi dubbi. Conosco la mia Città. Conosco gli azionisti di BancaEtruria. Speriamo che prima di sottoscrivere l'obbligazione abbiano ben chiaro cosa si ritrovano in portafoglio.... ne dubito ma voglio essere un po' ottimista.
Con affetto, il vostro adorabile Promotore di QUartiere!

2 commenti:

  1. Doc, sull'Etruria ci vai a nozze come io col lambrusco dietro al ....gnocco fritto !! ahahhahahahhahahah

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  2. Ahahaha!
    No è solo che sono un po' preoccupato....

    RispondiElimina

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