giovedì, novembre 23, 2006

Povera Italia.

Torno all'attualità, con grande probabilità sarà approvata la legge finanziaria, atto chiave della politica. Mediaticamente siamo sballottati da due concetti: la Destra dice che ammazza lo sviluppo e ci metterà ancora più in mutande, il Governo dice che è inevitabile dopo lo sfacelo del precedente esecutivo. Dove sta la verità? Da entrambe le parti, si, hanno ragione tutti!!! Dovremmo forse essere fieri di una classe politica così arguta? Negli ultimi 10 anni hanno governato un pò tutti, destra e sinistra, e tutti hanno fatto tutto tranne ciò che era necessario fare. Il nostro paese non sa costruire un computer, ha treni ed aerei in fallimento, ha strade che non sopportano più il traffico, ha distese di mare inutilizzate da porti sotto sviluppati, ha 4 milioni unità di pubblico impiego di cui un terzo inutile, ha un sistema pensionistico che strozza i giovani. Questo è il "problema Italia". Non me ne vogliano pensionati e dipendenti pubblici, la colpa non è loro, se vieni assunto in amministrazione pubblica per il solo fatto che sarai "un voto alle elezioni" e non perchè servi a qualcosa la colpa non è tua, la colpa è di chi permette ciò. Dice ma un lavoro andrà pur dato...certo, ma l'Italia invece di creare terreno fertile per piccole e medie imprese ovvero per posti di lavoro "che producono" strozza tali settori (o non li protegge da concorrenza estera sleale) a favore di lavori che "non servono". Ne a Destra ne a Sinistra si sogneranno mai di mettere mano a queste cose perchè 2 settimane dopo crollerebbe qualsiasi governo, troppi interessi sotto, troppi elettori che volterebbero la faccia o meglio troppe lobbies (sindacati e associazioni di categoria) che volterebbero "voti". Ed il Governo attuale ha fatto l'unica cosa che (vigliaccamente) poteva fare, aumentare le tasse ovvero far pagare a tutti noi (come sempre) ciò che l'intera classe politica in 10 anni non vuol prendersi la responsabilità di fare...forse perchè sono proprio le lobbies a mettere il fondoschiena dei politici sulle ambite poltrone... Cari lettori, questa è la situazione in cui viviamo, inutile affannarsi per correre in cabina elettorale, chiunque vinca vuole solo la poltrona. Ma che fare? Bella domanda...purtroppo la colpa di tutto ciò è anche nostra con il nostro "silenzio assenso" e/o l'idea che bene o male in qualche modo tireremo a campare, i conti si pagano tutti e presto, molto presto arriveranno le bollette.

1 commento:

  1. tutto vero quello che dici. Si tratta della nostra responsabilità, e quando dico nostra significa di tutti noi e non solo dei politici. Quindi metto nel mazzo anche quei dipendenti pubblici che accettano un posto di lavoro che non giustifica la presenza di un dipendente il cui più importante obiettivo è quello di continuare ad avere il posto di lavoro possibilmente per tutta la vita. Lasciamo poi perdere l'obiettivo di soddisfare le esingenze del suo datore di lavoro, cioè lo stato, cioè tutti noi.
    E allora come la mettiamo? Che cosa possiamo fare noi, nel caso ci sentissimo responsabili, per cercare di modificare questa situazione?
    Beh, tanto per incominciare sarebbe ora di smettere di votare per quei partiti e per quei candidati che hanno nel sangue la filosofia centralista e massimalista che non ha certo dato una buona prova di sé in tanti stati ex-comunisti. E quando mi riferisco a questi partiti, vorrei anche considerare gli alleati di tali partiti, che contano su di loro per governare e che a costo di vincere le elezioni accettano i loro ricatti.
    Poi sarebbe ora che tutti noi, presi individualmente ci comportassimo in modo più responsabile accettando una volta per tutte di chiudere un occhio e magari tutti due se la cosa ci conviene.
    E poi non fossimo così egoisti, ma pensassimo anche al nostro prossimo, il che vuol dire pretendessimo che tutti facciamo il proprio dovere, almeno un po' più di adesso, tanto per incominciare.
    Per adesso basta, per il resto fra un po' di tempo.
    Ciao Oreste

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