mercoledì, marzo 14, 2007

Un promoter per difendersi dai promoter.

Continuiamo di buon grado a cercare di capire l'altra faccia della finanza ovvero il riparmio gestito grazie alla disponibilità del Dott.Moretti che ringrazio. Direi che è un occasione unica anche per discutere senza peli sulla lingua (ma con rispetto) del settore in questione e magari può essere una risorsa per approfondire e quindi poi non farsi "buggerare" da chi tale professione la svolge senza scrupoli, potrei intitolare questo spazio così: " Un promoter per difendersi dai promoter".

Buongiorno.

Proprio ieri sera, incontrando un cliente, è venuto fuori un argomento, a mio avviso, interessante.

Dopo aver controllato la sua situazione il cliente mi esce con una frase così:

“Mi hanno consigliato di fare gli ETD....ETS....insomma hai capito, no?”
“Gli ETF.....”
La cosa mi ha lasciato perplesso perché ho visto una persona disposta ad investire su qualcosa che non sa nemmeno come si chiama e, peggio, non ha idea di cosa sia. L'unica cosa che sapeva era che erano “economici”, nel senso che non costano niente.
Gli ETF.....sono un buon prodotto se esistessero solo, ed esclusivamente, fondi passivi che si occupano solo di clonare il benchmark e non di batterlo.
Mi fermo un attimo e chiarisco un concetto: una strategia di investimento costruita usando prodotti “gestiti” non deve essere fatta sul rendimento (se un fondo nel 2006 ha fatto il 30% non lo deve rifare anche nel 2007....). Le “banche” utilizzano il rendimento passato per far investire I clienti (la debacle del 2000-2001 insegna) ingabbiandoli in prodotti gestiti che hanno già dato il meglio che potevano dare. Quando si seleziono dei fondi cerco di fare un esame “qualitativo” (come si è comportato il gestore, rispetto al benchmark, nei 5/10 anni passati?). Questo perché si deve, sempre, valutare se le commissioni di gestione sono ben spese. Mi spiego: se devo spendere il 2% di commissioni per un prodotto che ha riportato a casa il rendimento dell'indice di riferimento..... bhè allora compro un ETF. Ma se devo spendere il 2% per un gestore che ha fatto (nel tempo) molto meglio dell'indice di riferimento....bhè, allora, ne vale la pena.
Quando si compra qualcosa si “deve” spendere, ma è illogico buttare via I soldi (che si sudano). Togliamoci dalla testa che il prodotto “economico” è quello migliore, come non è vero che migliore è quello più costoso. Il migliore è quello che ha dimostrato di valere I soldi spesi.
Trovo, altresì, illogico pagare un aggio (front fee) al “distributore” (alcune società si trattengono fino al 33% sui primi versamenti di un piano di accumulo) che non sia giustificato da servizi accessori (per intenderci, a fronte di un aggio del 33% il PF deve venire a casa a farvi le pulizie un giorno si e l'altro pure, sennò non c'è giustificazione).
Concludendo il discorso sugli ETF, la mia opinione è che sono un palliativo ai fondi appiattiti sull'indice di riferimento, ma perdono alla grande se misurati sulla bravura di certi gestori.

Saluti.

Dott. Moretti Adriano

moretti133@tin.it

24 commenti:

  1. Gli ETF intesi come risparmio non hanno voce in capitolo in quanto se le borse vanno giù vanno giù anche essi, con gli ETF uno deve anche sapere quando comprarli e quando venderli. Il problema dei "gestori" è che le statistiche stanno li a dimostrare che quando tira "tempesta" vanno giù pure i loro fondi con l'aggravante che per disdire i loro occorrono 20 giorni e pregare in aramaico voi promotori che sapete solo dire che "è tutto a posto", "le borse hanno bisogno dei momenti no" etc. etc. Ancora oggi molti di voi sulla bolla del 2000 piagnucolano farfugliando le "Twin Tower" quando l'11 settembre 2001 il mib30 quotava 33000 e a marzo 2000 era a 53000!!!! Le borse avevano già stornato il 40%...nessun TRADER si lascia mangiare il 40% dei guadagni...il problema è questo: finche piazzate obbligazioni, monetari, etc. allora ok avete un compito da svolgere nella società ma quando si tratta di roba con dentro azioni non siete all'altezza, ci vuole un Trader, non un Promoter! Lei mi sembra una persona onesta però mi lasci dire un'altra cosa: se deflazionate l'indice DowJones vedrà che il "cassettista" che ha piazzato 1000000$ nel 1933 (minimo dopo il 29) oggi ha nominalmente più soldi ma in pratica ne ha meno perchè il potere di acquisto della moneta è polverizzato!!! Se c'è una grandiosa bufala sulla quale il risparmio gestito si nasconde è il dire "sul lungo termine siamo sempre vincenti", come disse Keynes "sul lungo termine siamo tutti morti"!!! Suvvia faccia il bravo, quando la borsa sale anche il fruttivendolo è capace a guadagnare ...ma poi i profitti quando si tolgono? Oppure quando ci si accorge che è ora di saltare fuori? a 33000 dopo un tonfo di 20000?? LA verità è che sui crolli voi un pò ci marciate perchè correte dai clienti a dire che è una manna dal cielo e che si può aumentare quote...chi si è preso il 2000-2003 sul muso ancora non ha recuperato nulla e poi scusi dopo il crollo venite a chiedere ancora soldi..si suppone che li abbiate già presi tutti e collocati e noi risparmiatori non è che in 2 anni rimettiamo in sesto 20 anni di sudati risparmi....come la gira la gira...quando tira tempesta voi andate a gambe all'aria...ed i vostri clienti pure. (sull'azionario e affini e sulle "bombe" tipo parmalat, Argentina etc. anche queste gran figura avete fatto...). Scusi se mi sono accalorato, ma io sono tra i "fottuti" della new economy anzi ringrazio sia Lei che l'Ing.Bertolino per questa iniziativa, mi rendo conto non è facile stare qui e questo Le fa onore e sono sicuro della sua
    onestà, il fatto è che non credo più che abbiate strumenti idonei per far fronte a quanto io ho subito.

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  2. Marcus hai toccato troppi punti....
    Diciamo che i rendimenti veri li fai con attività reali e non in borsa...in quanto la distribuzione di chi fa veramente i soldi non direi che è a campana, ma a spillo...
    Per quanto riguarda i promotori non è vero che piagniculano...anzi quelli che conosco io hanno tutti beccato il max e fatto uscire i clienti sui max, almeno così dicono....
    Per quanto riguarda gli etf c'è una componene fiscale che distorce sia le performance dei fondi che quelle degli etf, in sostanza, una buona sicav estera rende molto di +, basterebbe saperla scegliere.
    Molte analisi storiche lasciano il tempo che trovano...secondo me sono cambiati troppi fattori per poter paragonare performance tra annate diverse, quindi tutte queste analisi a posteriori sono di scarsa utilità...lo dimostra il fatto che gli economisti non fanno soldi e i trader (con opportune munizioni si)...vedi i profitti del proprietary trading delle merchant

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  3. i promotori con i loro fondi comuni del cavolo non fanno altro che vendere i prodotti della società per cui lavorano o con cui hanno rapporti.
    E fin qui,niente di male.
    Il vero problema è la gestione di quei soldi che viene fatta da chi gestisce il portafogli dei fondi comuni:un disastro.
    Quando la borsa sale salgono,quando scende,scendono! Il che è assurdo!Visto che sono professionisti dovrebbero essere in grado di prendere posizioni short o almeno comprirsi con opzioni put e invece niente: dal 2000 al 2002 il 70% dei fondi azionari ha perso più del 50%...se si fossero girati short,non dico tanto,nel 2001, avrebbero bilanciato la perdita al 25% in 2 anni. Ad oggi,chi ha comprati fondi nel 2000 è ancora in perdita. E' normale?

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  4. Intanto grazie per il commento e sul fatto che mi ritiene una persona onesta.
    Purtroppo è vero che quando le borse calano molti PF vanno dai clienti a "chiedere" altri soldi... ma questo non succederebbe se ci fosse una gestione oculata del patrimonio. Mi spiego. Ad un mio ipotetico cliente, fatto 100 il suo patrimonio, non farei mai e poi mai investire più del 20/30% su fondi azionari e mi preoccupo sempre prima di stabilire, insieme al cliente, quale è la sua soglia di sofferenza (quanto è disposto a lasciare sul campo).
    Questo perchè nel mio lavoro si dovrebbe far cogliere le occasioni senza rischiare tutto il patrimonio e senza sottoporre il cliente ad uno stress inutile.
    Ho clienti che fanno trading, ma io non ci metto bocca e quando mi chiedono "Che titolo mi consigli?", io rispondo sempre che "Se avessi la sfera di cristallo sarei milionario".

    Scusi Marcus, una provocazione: non mi vorrà dire che lei utilizza tutto il suo patrimonio per fare trading....
    Cordialmente.

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  5. Io ho una legge sul trading , una legge che i promotori a mio avviso per essere veramente onesti dovrebbero spiattellare in faccia al cliente (attenzione però che i clienti calerebbero drasticamente).

    La legge è la seguente.

    Quanti soldi useresti per accendere il camino?

    La cifra di risposta è quella ad investire...io a questa domanda risposi 100 euro, e con quella cifra iniziai..per fortuna le cose sono andate bene.

    Mia madre mi rispose: MA sei scemo? (che significa zero) Infatto i suoi investimenti sono pessimi...nonostante i miei avvertimenti :D

    I soldi da investire sono quelli che uno potrebbe buttare. La verità è questa...non si deve investire con l'idea di guadagnare...per guadagnare bisogna mettere i soldi in titoli che danno profitti "assicurati".
    Se poi l'investimento va bene si è tutti contenti...se va male eravamo già preparati.

    Moretti tu (ti do del tu poiché sei solo un nick :D )coem affronti questo argomento con i clienti.
    Affronti la questioni del rischio?

    Parli ai tuoi clienti per esempio del "livello dello zio" (uncle point? Meglio note come il draw down possibile?
    E' una cosa che per la mia piccolissiam esperienza viene sempre snobbata dai fondi etc..che tra l'altro è negativa non solo per il cliente ma per il fondo stesso!

    Grazie e ciao!

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  6. Per forex.
    Moretti non è un nick altrimenti mi firmerei Brusone...
    Tu usi il discorso del "camino", io sostengo con i clienti che i soldi "a rischio" devono essere quelli che non servono per comprare il pane...., grosso modo penso che si intenda la stessa cosa.
    Il rischio.... questo argomento dovrebbe essere il primo da affrontare con il cliente quando si parla di investimenti, per il semplice motivo che l'investitore deve sapere di che morte deve morire (in senso buono).
    Saluti.

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  7. Per anonimo.
    Scusa, ma invece di "servirti" di aziende con poca scelta o con solo prodotti della casa (per capirsi Mediolanum) perchè non provi a confrontarti con realtà diverse che fanno del multibrand il loro cavallo di battaglia?
    Ma attenzione a volte vi troverete davanti ad un multibrand di facciata.... ed in futuro vi spiegherò che significa....

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  8. risposta a Moretti
    "Scusa, ma invece di "servirti" di aziende con poca "
    io ho investito in fondi fidelity,fondi della dws,fondi della F&F(finanza e futuro),della pioneer,uhh,sapesse quanti ne ho passati.
    Tutti uguali. Quando la borsa scende non ce n'è stato uno che abbia coperto con opzioni o shortato. Niente. Indice fa -15%,il fondo se va bene fa -14%.
    A questo punto meglio un etf,almeno segue l'indice e ci voglioni 20 secondi per operare contro i 20 giorni per vendere un fondo tra chiamata del promotore,invio della lettera e esecuzione della vendita.

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  9. Caro Moretti, lei dice "mica utilizzerà tutto il patrimonio per fare trading?". Quando lei attiva ad un cliente un fondo azionario cosa crede di fare? Il fondo non è altro che un paniere di azioni e da che mondo e mondo guadagna solo se le azioni salgono...lei fa trading ma lo "imbonisce" con l'idea del "lungo periodo". Poi scusi, lei sugli azionari ci mette il 20% del capitale del cliente? Bene, ma anche quel 20% deve essere investito con oculatezza (che non vuol dire certezza) e allora Lei oggi dopo 4 anni di rialzo consecutivo lo attiva un azionario ad un cliente? Se si è perchè crede in un proseguo del rialzo, mica mi verrà a dire che se sapesse che crolla tutto lei comunque ci mette i soldi con la solita preghiera "tanto prima o poi risale"??? Se è no è perchè si aspetta una flessione...ok...come fa a scegliere se non ha (o avete..la maggioranza dei suoi colleghi, lei magari si) nemmeno mai visto una media mobile su un grafico e se non sa nemmeno distinguere tra una accumulazione ed una distribuzione? Cioè, la cosa che lascia perplessi è che Voi allocate denaro senza mai aver visto un grafico di Borsa...dice Lei, ci pensano i gestori...mi vada a cercare un fondo che tra il 2000 ed il 2003 ha guadagnato...Lei può dire "ma hanno perso tutti", bravo!!! Ma io le affido i soldi perchè non li voglio perdere!!! Non mi frega di sapere che ho perso di meno perchè guarda che gestore che ho....Lei deve avere le competenze per poter decidere che in certi momenti si liquida tutto e si manda "a quel paese" qualunque gestore e si fa gli interessi del cliente...il fatto è che sono i vostri datori di lavoro (Banche) a spingervi sempre a fare "raccolta" anche quando pure un neonato vede che i mercati stanno solo scendendo.

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  10. Caro Marcus,
    lei mi chiede se ho mai visto un grafico di borsa oppure se sono a conoscenza della differenza fra accululazione e distribuzione di un fondo.... belle domande. Ma io le chiedo: quante volte si è messo seduto davanti ad una famiglia che ha problemi (finanziari) ed è stato in grado di risolverli (con impegno ed onestà) ed ha ottenuto la fiducia incondizionata di queste persone? Lei mi parla di "palle", ma quante volte ha cercato di migliorare la situazione finanziaria di una famiglia? Si ricordi che anche abbassando la rata di un mutuo, di un piccolo prestito o solo consigliando un gestore telefonico al posto di un altro si crea ricchezza per il cliente. Sarebbe l'ora che si smettesse di guardare ognuno nel suo orticello e credere di avere le piantine migliori di quelle del vicino. Quando capirà che il mio lavoro non è solo quello di "raccogliere" denaro e farlo investire in fondi azionari allora, forse, potrà avere una visione meno distorta e prevenuta sulle cose che scrivo.
    Con simpatia.

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  11. Per Anonimo.
    Giusto. Quello che hai detto è giustissimo. Un ETF è più reattivo perchè la vendita (o l'acquisto) sono immediati.
    Hai elencato tutta la trafila burocratica omettendo che non sempre il PF è disponibile a venire immediatamente a farti firmare i fogli per il disinvestimento.....
    A parte gli scherzi, l'uscita da un fondo azionario non richiede 20 giorni... basta fare on line uno switch nella linea liquidità della sicav o della sgr. Se si tratta di sicav, tra l'altro, "swhicciando" non si paga neanche il 12,50% sulla plusvalenza. Successivamente puoi rientrare nel mercato azionario che ti interessa rifacendo uno swhitch dal fondo liquidità.
    O sbaglio?

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  12. Una precisazione per Anonimo.
    I fondi comuni hanno dei regolamenti ben precisi. Se devono investire il 95% del patrimonio in azioni non possono spostare il patrimonio in liquidità. Come un fondo liquidità non può investire il 100% del suo patrimonio in azioni perchè il mercato è in rialzo.... è contro il regolamento interno del fondo.
    Per fare questo esistono i fondi flessibili che, però, guadagnano meno fase rialzista e tengono abbastanza in fare ribassista.
    Spero di aver chiarito questo punto.

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  13. lo swhich lo si può fare online ,se si sono comprati fondi che la banca permette di comprare. Ad esempio io quelli dws non li ho disponibili online e,avendoli comprati tramite pf,se voglio venderli o altro devo chiamarlo,frmare i moduli e tutto il resto. Ma questo è un problema "mio",perchè io ho voluto investire in quei fondi e non in quelli che mi passa la banca.
    Il punto è che se è vero che devono investire ill95% in azioni,non possono girarsi short se il mercato è al ribasso?
    insomma rimanere sulle azioni dal 2000 al 2003 è un errore che può commettere il piccolo investirore fai da te,non me lo aspetto da un gestore che fa questo come lavoro!
    mi attendo che si copra con opzioni o si giri short.Sennò che esperto è?se deve rimanere long in eterno allora è meglio l'etf,almeno vedo pure la quotazione in tempo reale e non il giorno dopo.Non Le pare?

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  14. quindi Moretti (nick sei e nick rimani finché non mi inviti a cena...(Ricattare italiano est) :D)
    come promotore, o meglio consulente finanziario di famiglia, consigli ai tuoi clienti altre cose oltre gli investimenti.
    E non ho ben capito un altra cosa, giustamente dice che è chiamato anche per risolvere problemi finanziari....in quel caso lei cosa consiglia?
    Consiglia Investimenti rischio included (quindi fondi azionari etc...) oppure consiglia titoli a fondo sicuro etc...?

    Credo che per risolvere problemi finanziari la strada dell'investimento sia quella sbagliata.

    Quando ho avuti problemi finanziari io, andavo a scuola tutto il giorno e la notte facevo le pizze, mio padre lavorarava 20/24 7/7 ... di sicuro non ci siamo messi a fare investimenti. Spero che concordi.

    P.s.

    Credo che siano delle belle discussioni....sei un po' il faust a processo e noi siamo l'accusa! :D

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  15. inoltre la nuova frontiera sarà il Managed account. Dove il trader in questione che gestisce è direttamente interessato nel guadagno del cliente!

    Purtroppo, almeno qua in italia non si sa neanche cosa sia...ma non si conosce neanche il forex...sempre gli ultimi siamo! :D

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  16. Per Anonimo.
    Quello che dovrebbe aspettarsi è che il PF la faccia uscire dai fondi azionari quando ha guadagnato e la "traslochi" in fondi short (liquidità? Obbligazionari con vita residua max 3 anni?).
    L'errore non è del gestore (mani legate) nel rimanere dal 2000 al 2003 sull'azionario, ma del distributore che ha fatto rimanere il cliente sul mercato azionario.... o del cliente che è voluto rimanere nel mercato azionario perchè tanto riparte.
    Dalle mie parti i fondi si possono acquistare e vendere on line o tramite PF. Il vantaggio di prenderli tramite PF è quello di avere un abbattimento del front fee fino all'85%.... Lo so, le sembrerà strano che un "venditore" si decurti il guadagno ma, le annuncio, esistono anche di queste persone.
    Saluti

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  17. Per Forex.
    L'invito a cena è un piacere sopratutto se paghi te (mi adeguo e faccio cadere la formalità).
    Quando parlo di famiglie con problemi finanziari intendo persone che hanno contratto mutui capestro o si stanno ammazzando con le revolving. Il mio lavoro, come ho già detto, è quello di trovare soluzioni e non solo quello di far investire in fondi azionari. Se il mio cliente è soddisfatto del mio operato (a 360° e mom a 90°...) mi porterà altro lavoro ed altri clienti. Aiutare una persona in difficoltà vorrebbe dire anche andare a spalleggiarlo nel suo dialogo con l'altra banca: lui lo possono rimbambire con i discorsi, con me è più difficile.
    Sono d'accordo al 1000 per 100 sul fatto che il vero guadagno deriva dal lavoro, il problema, a volte, è trovare delle persone o degli istituti che non ti rimangino il sudato guadagno.
    Intanto ti dico ciao e comincio a pensare al lauto menù per la cena!

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  18. Vede Moretti, io concordo con Lei però allora chiariamo il concetto: Lei mi alloca il patrimonio su obbligazioni, monetari, roba sicura e me lo difende da inflazione con qualche piccola soddisfazione, poi mi risolve qualche mutuo o spese su conti bancari..perfetto. Però, ho letto l'altro post, quando Lei dice per salvaguardarsi la pensione non c'è nulla da fare occorre rivolgersi all'azionario..è qui che io rimango perplesso, perchè per sua stessa ammissione Lei dice che non è un Trader ma come fa dunque a progettare l'anzianità di un lavoratore su un qualcosa di così incerto come l'azionario?? Ce la possiamo girare come vuole, dopo l'azionario di più rischioso ci sono i futures...e poi che vuol dire l'azionario per la pensione? Investo oggi e ritiro al mio 70 compleanno? e se quando ho 69 anni il mercato va giù di un 30% la mia pensione che fa?

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  19. "e se quando ho 69 anni il mercato va giù di un 30% la mia pensione che fa? "
    il problema delle pensioni future è questo.
    Negli usa chi è andato in pensione nel 1999-2000 prende % parlando di più di uno stesso lavoratore che è andato in pensione nel 2002 con stessi anni di lavoro e pari grado.
    E li però le cose funzionano in un certo modo e le leggi sono severe. Qui in italia non mi meraviglierei se ti dicessero dopo 40 anni di lavoro che "il mercato azionario negli ultimi anni ha subito grosse perdite e quindi..." la pensione è andata a puttane.
    Per Moretti.
    Ma è mai possibile che un gestore di fondi azionario abbia le mani legate?insomma dal 2000 al 2003 i gestori l'unica cosa che potevano fare era quella di vedere il fondo che gestivano,azionario,scendere sempre più senza poter porre alcun rimedio? ma allora diciamo che comprando un fondo azionaio si scommette SOLO sul long e se la borsa scende quei soldi è come averli dati al primo che capita che li ha investiti in azioni!

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  20. Marcus,
    se avesse letto altri miei interventi avevo già risposto alla sua paura che al 69esimo compleanno le borse perdono il 30%.... Nei prodotti odierni esiste il "ciclo di vita".
    Perchè scegliere l'azionario per il lungo periodo? Basta guardare un grafico e, forse, la risposta viene da sola. Poi, se lei si vuole prendere la briga di fare trading con i soldi dei clienti per i prossimi 30 anni (azzeccando tutti i timing sia di entrata che di uscita) per far avere ai futuri pensionati migliaia di euro al mese è libero di farlo. Se ne è in grado.
    Siccome io mi considero un comune mortale, e sicuramente, non infallibile, che non ha il fegato di prendersi certe responsabilità e, soprattutto, ha una famiglia da mantenere, mai e poi mai mi azzarderò a rischiare il futuro delle persone che si fidano di me in cose che non riguardano la mia sfera di conoscenze.
    Saluti.

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  21. Per Anonimo.
    Devi vedere il regolamento del fondo. Se deve tenere il 95% investito in azioni questo è un vincolo che "lega" il gestore, ma non te cliente. Se reputi (o reputate, se ti servi di un PF) che sia il caso di posizionarsi su posizioni più liquide non fai altro che uscire dal fondo ed entrare in un monetario, in attesa che si ripresenti un momento favorevole. Se stai investendo in sicav lo switch è anche più conveniente del rimborso in quanto, non uscendo dalla sicav, non devi pagare il 12,50% di capital gain. Vantaggio non da poco rispetto ai fondi comuni di diritto italiano che scontano la tassazione giorno dopo giorno sul valore quota.
    Spero di aver risposto alla tua domanda.
    Saluti

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  22. cos'è il front fee??grazie

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  23. Mi inserisco nella discussione per esortare gli "Anonimi" a indicare perlomeno un nick, giusto per una maggior logica del tutto, è semplice, basta qui in basso al posto di "Anonimo" attivare "Altro" e scrivere un nick qualsiasi, non c'è bisogno di alcun account google o di registrazione.

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  24. Per Anonimo.
    I costi per un sottoscrittore di un fondo comune sono 3:
    1) il Front fee (o commissione d'ingresso)
    2) le commissioni di gestione
    3) i diritti fissi

    A volte (spesso) si possono aggiungere:
    4) commissioni di performance
    5) spese di rimborso

    Saluti

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