martedì, aprile 26, 2011

Inflazione in Europa

Buongiorno BLog's People!
Tre settimane fa parlai dell'inflazione lanciando un "sassolino", argomento che è stato poi completato con l'analisi di tre comparti "inflation linked".
Nel post, se ricordate, riportai alcuni estratti riferiti all'aumento dell'inflazione nel mondo, non toccando l'Europa.
La BCE, nel frattempo, ha effettuato il primo (di una serie?) di rialzi del tasso d'interesse. Partendo dal fatto che la Banca Centrale Europea si "muove" solo per contrastare l'inflazione...non ci rimane che affrontare l'argomento, magari più dettagliatamente.

Per prima cosa vediamola a livello "europeo" facendo, magari, prima una piccola precisazione.
In molti paesi europei si adottano 2 importanti cifre di inflazione per i consumatori: l’indice dei prezzi al consumo (CPI) e l’indice dei prezzi armonizzati al consumo (HICP). Il CPI è spesso il tasso ufficiale di inflazione dei prezzi al consumo adottato nel paese stesso. L’indice HICP è stato creato appositamente per poter confrontare fra loro le cifre europee di inflazione
Il primo grafico riguarda l'inflazione armonizzata dell'EuroZone dal 1997:
Inflazione EuroZone dal 1997
Inflazione EuroZone ultimi 12 mesi


Come possiamo vedere vedere da un'inflazione al 4% (riferita a metà del 2008) siamo passati ad un'inflazione armonizzata negativa (metà 2009), per ritornare, oggi, ad un'inflazione superiore al 2%. Siamo, cioè, rientrati all'interno del "rettangolo arancione" che sembra essere l'inflazione "voluta" dalla BCE.
Vediamo ora il grafico dell'inflazione riferito agli ultimi 12 mesi...
In salita....
Dopo aver visto il "fenomeno" a livello europeo andiamo a vederlo nello "specifico".
Per esempio... andiamo ad osservare cosa succede il Inghilterra, l'Europa senza Euro.

Inflazione Inghilterra ultimi 12 mesi

Mmmmm....mica bella!
E non scordiamoci che il "pound" è sempre stata una valuta discretamente forte.... domanda: come sarebbe, ad oggi, l'inflazione in casa Italia se avessimo ancora la "lira"?
Il grafico successivo è, invece, una vera e propria provocazione.... riguarda, infatti, l'inflazione "italiana"... nessuno si riconoscerà in questa situazione. Penso.

inflazione Italia ultimi 12 mesi

Ripeto, nessuno, probabilmente, si riconoscerà in questa situazione con un'inflazione "inferiore" di oltre un punto rispetto agli inglesi. Ma vi riconoscerete ancora meno nel grafico dell'inflazione italiana di "lungo" periodo...
     Eccolo.

Inflazione Italia dal 1991


In effetti tutti sappiamo, e abbiamo provato sulla nostra pelle, che con l'entrata dell'Euro l'inflazione "sulla strada" è raddoppiata (quello che costava 1000 lire è andato ad un euro). Un esempio? 

"Per la verità, il primo e clamoroso esempio negativo del rapporto di conversione, che si è poi affermato nella percezione degli  operatori commerciali e dei cittadini, è venuto dal Governo, quando dal 1 gennaio 2002 ha modificato il prezzo della giocata minima del lotto da 1.000 lire a 1 euro (pari ad un aumento del 93,6%)". (leggetevi in proposito questo interessante pdf).


Ma abbandoniamo "chi sta peggio" e andiamo a vedere i veri "boss", ossia la Grande "Cermania" e i nostri "cugini" d'oltralpe (la Francia).


Inflazione Tedesca

Inflazione francese
Inflazione che "veleggia" verso i due punti (o poco più), controllata anche se in aumento.
Per concludere un piccolo estratto di Massimo Pivetti (Ordinario di economia politica nell’Università di Roma “La Sapienza”):
[..] 
Se si prescinde poi dalla visione teorica dominante, resta il fatto che ogni aumento del costo del denaro è di per sé direttamente inflazionistico, sicché combattere l’inflazione aumentando i tassi di interesse è un po’ come spegnere un incendio gettando sulle fiamme delle secchiate di benzina. I tassi di interesse non sono altro infatti che una componente dei costi totali di produzione e le imprese normalmente reagiscono ad aumenti dei costi aumentando i prezzi. A fronte di aumenti dei tassi di interesse il rapporto prezzi/salari monetari tende pertanto ad aumentare e i salari reali a diminuire. Ciò a sua volta stimolerà delle rivendicazioni salariali – genererà delle pressioni all’aumento dei salari monetari – a meno che l’accresciuto costo del denaro non riesca ad avere un impatto negativo sulla crescita economica e l’occupazione, attraverso contrazioni della domanda interna e delle esportazioni nette, e dunque non determini un indebolimento della forza contrattuale dei salariati. [...]

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Con affetto, il vostro adorabile Promotore di Quartiere!

6 commenti:

  1. Doc, li ho già presi i fondi sull'inflazione e sono già in gain ,come mai? ehehhheheheh -65 e non per tutti

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  2. Hermes ma tu sei avanti anni luce... anzi, di più!

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  3. anche per la pensione sono avanti anni luce a tè ,che ti credi, pensa che dovrai lavorare fino a 70 anni per mantenermi, non ti viene da piangere ??? ehehehehehehheheheheheheh

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  4. INFATTI NON HO DETTO CHE CI PENSI certo non ti conviene pensare a quanto dovrai lavorare ,mentre io mi rilasserò...all'Argentario caso mai !PRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR

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  5. Vorrà dire che verrò a farti da filippino

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