Linkedin

Come preannunciato in Week in Tech #2 questa sarà la settimana dell'IPO di Linkedin (LNKD). Dovrebbe quotarsi Giovedi 19, ma potrebbe cambiare termini.

In primo luogo vediamo che cosa è Linkedin. Si va sul sito, si crea un profilo gratuito personale, ci si mette in sostanza un curriculum, le esperienze lavorative presenti e passate, le cose importanti lavorative, ci si iscrive a gruppi di dipendenti ed ex dipendenti della propria azienda. ecc.ecc. In sostanza è il social network dei professionisti. Infatti si creano delle Connections e si vedono i vari contatti e possibili "incroci".  Quindi Linkedin essenzialmente, quando fu fondata nel 2003, era pensata come un network per cercare lavoro e,  per le aziende, come una via per trovare professionisti, magari con raccomandazioni di passati datori di lavoro. Linkedin ha circa 100 milioni di utenti registrati in più di 200 paesi. Bene, come fa soldi? Il 49% delle vendite è fatto dalle aziende che pagano un servizio per trovare professionisti per industria, geografia, funzione, esperienza ed educazione. In sostanza da broker di teste.

Il 30% delle vendite deriva da pubblicità on line personalizzata in base alle caratteristiche dell'utente,  il 21% deriva da un "premium service" pagato dagli utenti che fornisce funzionalità aggiuntive. Circa il 50% utenti è fuori degli Usa e il 30% delle vendite avviene "fuori". Parliamo di numeri. Negli ultimi dodici mesi abbiamo un EBITDA di 52 mil USD contro un fatturato di 292 mil USD. Il tasso di crescita di nuovi utenti è del 58%, aumento del 95% per raccolta pubblicitaria,  del 47% del premium service e del 174% per ricerca assunzioni per aziende.  Abbiamo anche un aumento del 181% delle spese marketing e costruzione rete vendita aggressiva. Insomma azienda che cresce e che investe. Benissimo. Veniamo ora alla quotazione. Verrà quotata con il simbolo LNKD, l'obiettivo è raccogliere 263 milioni di dollari, emettendo 7.8 mil azioni ad un prezzo compreso tra i $32 e i $35. Quindi viene valutata circa 4 bil Usd. Morgan Stanley, Bank of America e Jp Morgan saranno i lead managers. Che dire. Sicuramente un bellissimo business model, nome conosciuto ma con un grande rischio: Facebook. Si rischia di essere fagocitati? Secondo me no, ma molti lo temono. Credo che chi si rivolge a Linkedin lo fa in maniera completamente diversa dall'approccio facebookkiano. Molto più professional oriented, meno cavolate in giro. Insomma qui si parla di business e solo di business. Quindi sicura esposizione al ciclo economico e in particolare a quello del mercato del lavoro che, chi ci legge, sa che non è proprio brillante. Abitudine degli utenti ad accedere raramente al sito, e quindi non si espone ad un mercato massivo di Ads. Nello stesso tempo si ha un grande interesse degli utenti, che quando vi accedono pensano solo a quello. Ossia cercano lavoro, cercano idee ed ex colleghi, ma sempre con il biz come sottostante. Insomma, diciamo, che la soglia di attenzione è molto più alta rispetto a Facebook, che spesso rischia di diventare un succedaneo dello zapping televisivo del decennio passato. E' una società storica e molti di noi la conoscono oramai da anni. E' il pioniere del social e, giustamente,  si quota per prima. Timing non splendido sul mercato, quindi rischi di volatilità , che possono diventare delle ottime opportunità per chi se la giocherà bene.