giovedì, luglio 28, 2011

Indecision Man

Buongiorno BLog's People!
Agosto potrebbe riservarci una pesantissima sorpresa (ma non sarà una sorpresa per tutti): il default degli Stati Uniti.
In America (ma non solo lì) lo chiamano Indecision Man, ovviamente stiamo parlando dell'osannato Obama. L'indeciso. Più facile a dirsi che a farsi, prendere decisioni oggi è una bruttissima gatta da pelare. La situazione ideale, per tutti, è sempre quella di fare scelte che non scontentano nessuno, scelte sancite da scrosci di applausi. Ma la favoletta è finita ed è sempre più complicato, se non impossibile, trovare il famoso happy end "e vissero felici e contenti".
Tutti sanno che un eventuale default americano avrebbe ripercussioni economiche drammatiche.

In primis un downgrade pesantissimo del debito americano che comporterebbe un innalzamento dei tassi d'interesse, perché per finanziarsi gli USA dovrebbero pagare interessi più alti; un innalzamento dei tassi d'interesse si ripercuoterebbe sulla popolazione americana, già notevolmente povera, con l'aumento delle rate per le auto o del mutuo per la casa. 
Un inasprimento delle rate dei finanziamenti avrebbe, come conseguenza, un exploit di fallimenti e bancarotte.....e non parliamo del "consumo" che, palesemente, andrebbe a rotoli.
La politica, purtroppo, oggi consiste nel "trasferire" i problemi. Nel 2008, per salvare le banche, gli USA decisero di "nazionalizzare" il debito privato, trasformandolo in debito pubblico. Sapevano già che le conseguenze potevano essere devastanti, ma, in politica, non fare oggi quello che può essere fatto domani e, magari, da qualche altro.
Rimanda, rimanda, alla fine siamo arrivati a dove siamo oggi: deve essere aumentato urgentemente il tetto massimo di indebitamento consentito dalla Costituzione.
Non si rendono conto, lor Signori, di avere delle responsabilità e non solo verso gli americani, ma anche verso il Mondo. Non possono continuare a stampare moneta come fossero biglietti omaggio del Circo Togni, il dollaro è la moneta, al momento, maggiormente usata nel Mondo, è la moneta usata per le quotazioni delle materie prime.
Il nuovo asse economico mondiale, i paesi del BRIC per capirsi, da molto tempo vogliono togliere questo privilegio al dollaro, impauriti, probabilmente, da questa immensa facilità di aumentarne la quantità in circolazione.
La domanda, che un po' tutti si stanno ponendo in quest giorni, è: ma gli Stati Uniti faranno default?

La risposta più semplice che mi viene da dare è: NO.

I motivi sono molteplici....

1) gli effetti del default sono "noti" e devono essere evitati;
2) nessuno trarrebbe particolari "vantaggi" dal default, men che meno i possessori del debito pubblico americano (Cina...);
3) il "mercato" scambia i titoli di stato americani a valori assolutamente di sicurezza.

Allora, vi domanderete, perché tanta "puzza"????
Politica.... Repubblicani vs Democratici.
C'è un piano del portavoce repubblicano alla Camera, Boehner, che prevede "tagli" per 1200 miliardi di dollari e innalzamento del tetto di 900 miliardi di dollari; c'è un piano del democratico Reid che, senza alzare le tasse, offre "tagli" per 2700 miliardi di dollari (in 10 anni).
Il primo è stato bocciato perché ritenuto "debole", il secondo è stato messo in "naftalina" e verrà rispolverato in caso di estrema necessità. Ma, alla fine, troveranno l'accordo e risolveranno il problema magari senza costringere Indecision Man a far sfoggio dei suoi "poteri speciali"....
Con affetto, il vostro adorabile Promotore di Quartiere!

2 commenti:

  1. TOH, chi si rivede , finito di stare con le pa.le a mollo nell'acqua fredda ?? Tanto non te lo t..a sù !! ahhahahahhahhahahha

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  2. Bella la nuova grafica del sito....vedo con piacere che Alex è tornato operativissimo!!!
    Ciaooooooooooo
    Marcello

    P.s. Hermes non cazzeggiare troppo ahahahah

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