Prendo idea da uno spunto trovato in discussione nei post del Dott.Moretti per chiarire con dati veri e non solo parole la realtà del mercato azionario ed offrire al "nostro" promotore la palla al balzo per la replica. Riporto in grafico uno studio effettuato da MedioBanca che abbraccia il perioro 1928-2004. MEdioBanca ha indicizzato i corsi azionari ed i prezzi al consumo partendo dalla base arbitraria 100 che potrebbero essere interpretate come 100 lire. In alto a sinistra l'indice dei prezzi al consumo e a suo fianco i corsi azionari, si nota che le azioni "vanno sotto" la base di partenza in occasione del crash del '29 per poi salire indisturbati (sulle azioni ho messo una scala logaritmica per pura migliore visualizzazione). Qual'è la domanda? Il cavallo di battaglia di Banche, SIM e promotori è: nel lungo termine siamo sempre vincenti. Orbene, quello che in realtà conta non è tanto quanti soldi ho in tasca bensì cosa posso comprarci...vediamo dunque (sempre ai calcoli del centro studi MEdioBanca e non già di un "polemico" trader ma proprio del settore stesso) che deflazionando i corsi azionari con i prezzi al consumo la risultante è il grafico in basso a sinistra...il longevo giovane del 1928 che ha investito 100 lire in borsa, oggi (al 2004 ma è come se fosse oggi), nonostante i meravigliosi Tori avuti nei listini, ha perso quasi l'80% di ciò che aveva 70 e passa anni fa!!! Ha un portafoglio con un bel pò di lire perchè l'adeguamento monetario all'inflazione gli ha gonfiato la tasca ma sostanzialmente oggi compra un quinto di quello che poteva permettersi allora. Se il longevo signore avesse reinvestito tutti i dividendi percepiti la situazione sarebbe un pò meglio (grafico in basso a destra) perchè oggi avrebbe triplicato il suo capitale al ritmo medio del 2,8% annuo ma osservate bene le curva: non c'è una costante valorizzazione del capitale, la curva è molto instabile e (e questo è il fatto peggiore) in ben 2 decenni è sotto la base cioè se il nostro amico ad esempio nel 1980 avesse avuto bisogno di liquidità e dunque innescato un procedimento di disinvestimento avrebbe perso soldi! E tutto questo investendo nel 1928!!! Che succede se un fantomatico "promotore" incontrando un cliente gli avesse fatto investire nel 1964?? Guardate il Deflazionato con reinvestimento dividendi (Defl.TotalReturn)..avrebbe atteso 30 anni prima di riavere lo stesso potere d'acquisto del capitale affidato al poco "matematico" promotore dei ruggenti anni 60! Da tutto ciò caro Dott.Moretti si evince una cosa indiscutibile: se non sai quando è il momento di comprare e quando è il momento di vendere non c'è azione, fondo attivo, ETF e qualsiasi prodotto una Banca o SIM possa inventarsi...nel lungo termine sei fritto!!! Allora buon Moretti ti lancio la palla e ti chiedo perchè nel 2000-2003 (e purtroppo ancora oggi) nella vostra categoria c'è chi va in giro a sparare questa bufala del "lungo termine sempre vincente", perchè le stesse Banche e SIM (mi giunge voce) impongono ( o lo hanno fatto) a voi di piazzare determinati strumenti in maniera sconsiderata? Uno come te, che crede nel suo lavoro e ritiene di poterlo fare onestamente e profittevolmente per il cliente (e logicamente anche per te) come tiene conto di questa inoppugnabile verità matematica che ho appena mostrato? Può dunque adesso il risparmiatore al sentirsi arringare il "diabolico finto postulato del lungo termine" chiudere seraficamente la porta in faccia al "soldatino" della Banca di turno??
Tanto per iniziare faccio i miei complimenti all'Ing. Bertolino per la bella analisi estremamente veritiera e molto intelligente.
RispondiEliminaFaccio finta che un "attacco" così ben documentato mi sia portato da un cliente.
La prima domanda che porrei, trovandomi davanti ad un esperto, è: allora lei come consiglia di investire?
Se escludiamo l'azionario a lungo termine dobbiamo escludere anche l'obbligazionario e, a maggior ragione, il monetario.
Consiglia gli immobili? Ma per comprare gli immobili servono soldi e per mantenere gli immobili servono, ancora, soldi. E se oggi vende un immobile e domani lo ricompra pensa di spendere la stessa cifra?
Questo per chiarire che non esite la medicina per tutti i mali. Non può essere l'azionario (gestito) com non può esserlo l'azionario (da trading). Esistono solo ed esclusivamente soluzioni "a tempo", cioè se mi trovo in un mercato "toro" non c'è motivo per disprezzare un fondo azionario (ed escludo i piani di accumulo), se mi trovo in un mercato "orso" perchè non devo prendere in considerazione un buon fondo azionario scegliendo un piano d'accumulo?
Per fare trading servono delle conoscenze che il 90% degli "investitori" non hanno e, facendolo a caso, rischiano di perdere l'impossibile. Correggetemi se sbaglio.
Per quando riguarda "la spinta" a piazzare sempre e comunque azionari.... bhè questa, purtroppo, è una triste realtà di certe "realtà". Per ragioni di correttezza preferisco non fare riferimenti ma ho conosciuto Presidenti di società d'investimento che vedevano come unico sistema d'investimento il mercato azionario. Ci credevano talmente tanto che nel 1999 hanno fatto trasformare le polizze "con tasso tecnico" e "capitale garantito" in "unit linked" sperperando il 50% delle riserve matematiche accumulate dai clienti.....
Nel mio lavoro, siccome chi ci mette la faccia è il "soldatino", si deve agire a propria coscienza e non "fare quello che dicono dall'alto". Un promotore deve diventare consulente e per essere consulente deve essere libero. Libero di affrontare il cliente e di consigliarlo senza, o quasi, conflitti d'interesse.
Senza dimenticare che il capitale sociale di ogni promotore è il cliente......quindi va trattato con i guanti bianchi.
Non più tardi di stamattina ho avuto la visita di una cliente che mi ha ringraziato per averle fatto fare un mutuo a tesso fisso nel novembre 2006.... Al tempo, per me, sarebbe stato più facile portarla su un tasso variabile e farle pagare (al momento) una rata più bassa....
Queste le soddisfazioni che non hanno prezzo: un cliente contento. Poi possiamo discutere a sfinimento di azionario o non azionario, gestito o non gestito, ma quello che veramente paga è l'aver consigliato bene una persona che si è affidata a te.
Saluti.
Bene, mi è piaciuta l'idea della inesistenza della "panacea" ossia la medicina per tutti i mali. E mi è piaciuto pure l'elemento dinamico ossia mercato toro = investimento secco e mercato orso = piano di accumulo. I mercati orso hanno durate inferiori ai Toro e su questo l'idea di accumulare lentamente trova statistica favorevole...a patto che si inizi da zero ovvero inizio a mettere i soldi sul mercato orso e non che vado a "correre dietro" alle perdite che sto subendo....giusto??
RispondiEliminaUn pò meno l'investimento secco sul TORO perchè bisogna essere a quel punto sicuri che sia un TORO ed in genere quando lo è una bella metà di corsa l'abbiamo già persa...se poi si considera che nessuno ha la palla magica ed esce sul massimo.....
Ma perchè sul risparmio gestito non esiste e non è contemplato una sorta di STOP LOSS? LArgo quanto si vuole...sennò diventa trading....
E qui cadde l'asino......
RispondiEliminaIl "parco buoi" entra in borsa a fine trend positivo...entra in borsa passivamente perchè sente tutti che guadagnano... tutti che hanno fatto il 10, il 15, il 20% e lui che con i suoi investimenti supersicuri (ha già perso un botto nel 2000 e non ne vuole più sapere di azioni e di borsa) porta a casa uno 0,50%. Alla fine si convince, toglie i sui investimenti supersicuri, entra nell'azionario e...... altro bagno di sangue.
Questo è quello che va evitato.
Siamo sicuri che la colpa sia tutta dei promotori che "vendono" azionari quando tirano e non dei clienti (a volte) che vogliono spingere per guadagnare di più perchè "Se guadagna anche il macellaio allora posso guadagnare anch'io"?
Io sono dal 2002 che cerco di portare i miei clienti, piano piano, a confrontarsi con il mercato azionario.... chi mi ha seguito qualcosa ha portato a casa.
Lo stop loss nel gestito è possibile, basta avere un certo tipo di rapporto con la persona che ti segue.
Io, al momento di un investimento, faccio sempre un "patto" col cliente: a +X% ci troviamo e decidiamo cosa fare; a -Y% ci roviamo e dicidiamo cosa fare. Il valore Y varia a seconda della capacità di sopportazione (stress da perdita) del cliente e, ovviamente, varia da persona a persona. In pratica: quanto sei disposto a perdere per cercare di ottenere un guadagno migliore del tuo attuale investimento?
Senza forzare, perchè i soldi sono e restano del cliente.
...
RispondiElimina................................
a -Y% ci roviamo e dicidiamo cosa fare. Il valore Y varia a seconda della capacità di sopportazione (stress da perdita) del cliente e, ovviamente, varia da persona a persona.....
Sai che questo che hai detto è uno dei cavalli di battaglia di uno dei più grandi trader viventi ovvero Joe Ross?? Joe dice: nessuno può dirti dove mettere lo stop, solo tu e a quel livello per te confortevole...in tutti gli altri posti lo andrai a piazzare non avrai poi lucidità per gestirlo e finirai per fare cazzate.
Sono commosso..... non sapevo di "usare" un metodo da trader, ma ero (e sono) convinto della bontà della cosa.
RispondiEliminaApprovo!!!
RispondiEliminaScusate la crudezza, ma penso che il Dr. Moretti con l' avallo di HyperTrader stia cercando visibilità con l'obiettivo di incrementare il suo portafoglio clienti. Di "contro" in questo spazio non vi è proprio niente! Tutti noi (ebbene sì sono un collega) utilizziamo questi temi per mostrare al cliente la nostra equidistanza e assoluta considerazione delle esigenze dello stesso, ma la verità e che si tratta di una strategia come un' altra per "entrare", la verità è che anche e soprattutto il PF che si riempie la bocca di nobili ideali ha come mira la vendita di un prodotto. Cordialmente, Andrea
RispondiEliminaCaro Andrea, il Dott.Moretti non propone nulla di prodotti come da me concordato, ho inserito un mail address proprio per dare la possibilità a chiunque di proporre argomentazioni, cosa che nella vostra categoria è alquanto dificile visto che sovente vi trincerate dietro una sorta di "verità in tasca" in quanto "dipendenti di Banca". La mia iniziativa era evidenziare un confronto e la possibilità di capire se e cosa è possibile utilizzare dell'indotto del risparmio gestito senza subire frodi, se le sembra stupido è perchè ritiene logico che la sua categoria continui a "vendere pentole" alla gente senza spiegazioni. Io faccio il Trader e le posso dire (in tutta onestà e rispetto) che Voi promotori non sapete nemmeno come realmente funziona un "mercato finanziario" allora le cose sono due: o iniziate ad imparare qualcosa magari confrontandovi oppure cambiate mestiere. Non c'è nulla di "contro"? Ma ha letto questo post? Bene...rifletta su quante volte a fatto sottoscrivere fondi azionari dicendo che "il lungo termine è vincente". Cordialmente.
RispondiEliminaCaro "collega",
RispondiEliminanon ne hai azzeccata una. Il fatto che tu usi
"...questi temi per mostrare al cliente la nostra (tua) equidistanza e assoluta considerazione delle esigenze dello stesso, ma la verità e che si tratta di una strategia come un' altra per "entrare", la verità è che anche e soprattutto il PF che si riempie la bocca di nobili ideali ha come mira la vendita di un prodotto."
permettimi di dire che sono problemi tuoi e dei tuoi clienti.
La mia "mira" è quella di cercare di essere utile alla persona che ho davanti. Il fatto che, comunque, alla fine ci sia "la vendita di un prodotto" non è un fine, ma un mezzo per risolvere l'esigenza del cliente.
Se tu vai dal cliente sapendo già cosa "devi vendere", scusa la franchezza, fa perdere importanza all'esigenza del cliente.
Per chiarire, una volta per tutte, il fine della mia presenza (come ospite) in questo blog: sono qui per cercare di far capire che non tutti i PF sono "delle persone da evitare" (come invece traspare leggendo altri siti). Non sono qui ad incrementare il mio "portafoglio".
Se poi pensi il contrario.... bhè ognuno vivrà con la sua coscienza e, ti garantisco, io la notte faccio dei bei sonni.
Cordialmente.
Facciamo un esempio pratico.
RispondiEliminaIpotizziamo che io voglia un consiglio da Lei su come utilizzare dei soldi.
Ho a disposizione 50000€ di risparmi. di questi 10000€ devono rimanere in liquidità per ogni evenienza,20000€ in investimenti sicuri come i bot e i restanti 20000€ possono essere utilizzati per investimenti di rischio.
Lei come consiglia di utilizzarli?per me è uguale,azioni,obbligazioni,flessibili,l'importanete è che riesca ad avere un guadagno superiore ai bot con scadenza annuale.
Sopporto fino al 20% di perdita equivalente a 4000€.
Qual'è il prodotto che Le sembra più adatto a me,in considerazione degli sviluppi del mercato e della discesa attuale dei listini?meglio approfittarne per comprare più azioni che obbligazioni oppure le prospettive non sono buone e meglio le seconde rispetto alle prime?Grazie
Concludo l'intervento a corollario della discussione, questo è un blog di speculazione finanziaria, nato con l'intento di mostrare come non esiste il sacro graal e tantomeno i guru o le teorie magiche e di evidenziare come sotto ogni ottica esistano approcci positivi utili e negativi da evitare, non offro segnali operativi (al massimo testo strategie in diretta dichiarando bene l'intento) ma offro tanti (credo) spunti che poi ognuno può utilizzare come meglio crede, non a caso mostro, sempre, più alternative spesso opposte, non per avere alla fine sempre ragione ma per dare l'idea che il trading non è "prevedere" ma "capire" cosa sta succedendo ORA. La rubrica sul risparmio gestito ha lo stesso taglio, ciò che conta non è la "dritta" bensì informare di cosa si parli perchè vedete....a molti in piena bolla new economy è stato detto che i fondi azionari erano lo strumento per far quattrini...diversificato...moderno...
RispondiEliminaa pochi è stato detto che quando il mercato scende sarebbero scesi pure loro e nessuno (o molto pochi) hanno avuto le competenze per far fronte a tale cosa visto il bagno di sangue generato. Il mio post sull'indice MedioBanca deflazionato sta lì a dimostrare chi era dalla parte sbagliata e chi ha senza una minima competenza (o in malafede) portato al disastro un sacco di famiglie...lasciamo poi perdere TangoBond e quant'altro. Io ricordo bene, "titolate" SIM reclutare "promotori" tra fruttivendoli (con tutto il rispetto per loro) con lo spregiudicato obiettivo di fare "raccolta" tra i parenti del medesimo in quella sorta di "struttura aziendale piramidale" che mi si permetta altro non è che una Catena di S.Antonio (con rispetto anche per il Santo). Caro Andrea...c'è rimasto male vedendo che i prezzi al consumo inghiottono i risparmi di tutti? Le è forse venuto il patema di non sapere QUANDO è il momento di allocare i soldi del cliente e QUANDO è il momento di toglierli? Le sembra di poco conto una cosa del genere? PArtecipi dunque anche Lei e dia il suo contributo a risollevare una categoria (la vostra) che non ha fatto un gran bel figurone negli ultimi 20 anni...lo sa (sempre fonte MEdioBanca) che chi 20 anni fa ha messo tutto nei "miserabili" BOT oggi ha il 47% in più di chi si è affidato al risparmio gestito??
Forse è il momento di fare autocritica??? Bene, questa rubrica serve a questo..a capire...non a vendere.
Per Michele.
RispondiEliminaLe informazioni che mi ha fornito sono dettagliate ma non "abbastanza". Per prima cosa devo riuscire a capire se "quei" 50.000 euro sono tutto il suo patrimonio. Mi spiego, potrebbe essere che Lei mi mette a disposizione quella cifra e, magari, ne ha altrettanti investiti in fondi, polizze o strumenti di liquidità. Avere questa informazione è per me essenziale per non rischiare di proporle investimenti "doppioni" che non farebbero altro, in alcuni casi, che esporLa ad un doppio rischio.
In secondo luogo è essenziale, per me, sapere quali sono i suoi progetti nel medio periodo (per esempio potrebbe avere in mente di comprare un immobile).
In terzo luogo è importante sapere il suo flusso mensile (o della sua famiglia, se è sposato).
Per darle una risposta più corretta (non in assoluto, ma secondo me) La invito a dettagliare meglio la sua situazione. Un progetto va costruito sull'intervista.
Una cosa posso dirgliela: eviterei gli obbligazionari.... con il rialzo dei tassi rischierebbe perdite non trascurabili in conto capitale.
Rimango in attesa.
si 50000€ è il mio patrimono,in famiglia entrano 2800€ netti e abbiamo un mutuo di 1000€ al mese per immobile con scadenza lontanissima.Nessun immobile ulteriore da acquistare.
RispondiEliminaSolo un suo parere,niente di più.
E se qualcuno scrive che mi sta cercando di vendere qualcosa,non gli dia retta,sono io che ho formulato la richiesta.
Per Michele.
RispondiEliminaMi auguro che il mutuo sia stato fatto a tasso fisso (o a rata costante o con un cap) altrimenti prenderei in considerazione l'idea di rinegoziarlo (o scambiarlo) visto che non ci sono più penali da pagare per l'estinzione anticipata.
Per i 10.000 € che devono rimanere in liquidità è ovvia la scelta di un conto corrente, cercando fra le offerte della sua banca quello meno oneroso. Per i 20.000 € a "rischio 0" una soluzione valida potrebbe essere (qualora la sua banca non abbia conti remunerativi) l'apertura di una posizione sul "Conto Arancio" (ricordi sempre che la tassazione è del 27%). Eviterei fondi monetari in quanto hanno rendimenti in linea con i BOT e sono gravati da spese di gestione.
Per quanto riguarda i 20.000 € a rischio sarebbe assolutamente interessante una diversificazione azionaria "trasversale" (geografica+settoriale) scegliendo i fondi da morningstar.it. I 20.000 €, secondo me, sono una cifra che permette di fare diversificazione. Non scelga tutti fondi della stessa casa, ma prenda i migliori in circolazione. Se la sua banca non le offre la possibilità di scelta si guardi intorno e troverà l'istituto che la può soddisfare.
Dimenticavo....nella scelta dei fondi si assicuri che la sgr o la sicav abbia anche dei fondi liquidità dove potrà "salvare" i guadagni senza pagare il capital gain.
Per Ing. Bertolino.
RispondiEliminaSono il ragazzo del blog:
http://www.apri-i-tuoi-occhi.blogspot.com/
Immagino sia questo l'articolo collegato agli ETF, riguardo alla sicura reddittività nel lungo termine. La tua analisi e le tue fonti mi hanno convinto che quello che spesso dicono quasi tutti è falso.
Per esempio gli ETF li dipingono come strumento addirittura da previdenza integrativa complementare, nel senso adatto per giovani che mediante piani di accumulo, possono sfruttare la fisiologica crescita dei mercati in un periodo di 20-30 anni.
Informazione completamente falsa?
In merito ai grafici 3-4, quale strumento a parte quelli indicizzati all'inflazione permette di ottenere un grafico 3 positivo?
Come commento del grafico 4, se consideriamo un periodo che va dagli anni '80 ad oggi si tratta di un risultato buono se uno avesse investito da quel periodo?
Grazie - Distinti Saluti
si il mutuo è a tasso fisso.
RispondiEliminaper i 20000 sarei intenzionato a comprare 4 prodotto con 5000€ ognuno.
Pensavo a 3 fondi fidelity,precisamente l'Italy Fund A Inc della fidelity,gestito da Mario Frontini che è un nome,consigliatomi dal mio pf, è di quelli da seguire se dovesse cambiare società.
European Aggressive Fund A Inc rating 5 stelle per puntare sull'europa.
Fidelity Funds - Fidelity Target™ 2015 Euro Fund A Inc come bilanciato.
Poi DWS Invest Top 50 Asia NC Acc sempre 5 stelle per puntare in generale sull'asia incluso il giappone,sperando che il gestore sia competente e capisca in quali paesi si deve sovrappesare.
Rifletterò ancora un pochino e poi deciderò.
Grazie comunque
Per Michele.
RispondiEliminaMi permetto di dire "Ottima scelta per quanto riguarda Fidelity", soprattutto Fidelity Italy gestito da Frontini (ex gestore anche di Fidelity Iberia).
Tutti parlano del Giappone come del mercato su cui puntare... quindi giusto non lo escludere, ma sceglierei un fondo specializzato con esposizione in Yen (verifica Pictet, ha un ottimo fondo di Equity selection).
Rimanendo in casa Pictet prendi informazioni sui settoriali: water, premium brand e security.
Non aver paura di diversificare, tieni sempre presente la storiella della bambina in bicicletta con 4 cestini e 4 uova: se cade e le uova sono tutte in paniere rischia la frittata....se sono uno in ogni paniere è più difficile che le rompa tutte.
Per Alessandro:
RispondiEliminami permetto di dire una cosa, l'inflazione reale è molto diversa da quella ufficiale.... conclusione: difficile ottenere grafici realistici. Pensa solo al passaggio da lira ad euro, secondo me ha portato un'inflazione del 100%.
Si infatti, ti do ragione l'inflazione reale è ben maggiore di quella ufficiale.
RispondiEliminaQuindi guardando i grafici fatti da Mediobanca, se si depurasse il rendimento con l'inflazione quella reale (trovo difficile calcolarla) si ottengono rendimenti dei corsi azionari ancora nettamente più bassi rispetto ai grafici 3-4?
Praticamente un disastro allora... se erano stati fallimentari prima sulla base dell'inflazione dichiarata figuriamoci su quella ufficiale
Per Alessandro,
RispondiEliminaciao, si è questo lo studio che volevo farti vedere riguardo gli ETF..diciamo di si, di corbellerie al giro se ne sentono parecchie..il problema di fondo è che non si può sapere il tasso di inflazione (nello studio mediobanca poi mica ci hanno messo quella reale..vedi il nostro passaggio all'Euro!!)e tra l'altro dal 1970 al 2000 è vero che i mercati sono saliti "a missile" ma è anche vero che proprio intorno al 70 con Bretton Woods si disallineava il dollaro dall'oro e le banche centrali hanno incominciato a stampare moneta a iosa molta di essa finita proprio nei mercati...non a caso intorno agli anni 80 i CCT davano il 20%...c'era anche una bella inflazione al seguito! Gli ETF saranno secondo me il nuovo bagno di sangue...pensione con essi? Bene...e che fosse successo al tizio ipoteticamente andato in pensione a marzo 2003 dopo un tonfo del 55% della borsa??? Sai che bella pensione. Se hai 200000 Euro nel ETF SPMIB40 hai lo stesso rischio di un future SPMIB40, fai i conti con l'effetto leva e vedrai...allora dov'è il futuro al caldo?? Ammesso e concesso (eufemismo) che tengono a bada l'inflazione (REALE) il problema è che i mercati non vanno su in linea retta...che succede se hai bisogno di soldi proprio mentre "tonfano"? Ricordati sempre che i mercati sono progettati per spillare i quattrini, ci sono menti acute, i migliori uomini sfornati alle varie Oxford a fare i Trader al Floor o a fare i Market MAker...e la borsa è un gioco a somma zero...ritieni possibile che con un metodo o soluzione alla portata delle masse si mandi tutti a gambe all'aria le più grandi Banche d'Affari??? Perchè se il popolo bue vince sono i BIG che rimettono!!! Si è vero che dal 1980 un bel guadagno è stato possibile ma al solito c'è da sapere bene il timing d'entrata e d'uscita e poi ti ribadisco, non credo che MEdioBanca abbia inserito l'inflazione reale...il cambio Lira-Euro credo lì dentro non ci sia...Rimango dell'idea che maneggiare strumenti finanziari implichi una grande competenza...è assolutamente da lasciare perdere qualsiasi persona che proponga soluzioni "facilone". Purtroppo la verità è un'altra: a noi la pensione non ce la darà nessuno ed il casino ancora più grosso è arrivarci...posto fisso...professioni....tutto finito o meglio non bastano più occorre anche una buona dose di "talento" per togliersi soddisfazioni.
Si, hai ragione. Anche secondo me Mediobanca ha utilizzato un'inflazione "calmierata".
RispondiEliminaRiguardo agli ETF li terrò in considerazione solo come diversificazione del mio portafoglio nell'ordine di un 20-30%; anche se come strumento li ritengo migliori rispetto ai fondi comuni o qualche prodotto assicurazioni ramo vita indicizzato a qualche parametro di mercato.
E' una considerazione sbagliata? Giusto per avere qualche consiglio da qualche persona più "esperta".
(almeno se devo rimetterci, lo faccio con le mie mani)
Riguardo alla tua considerazione che i mercati sono stati creati per spillare i quattrini, purtroppo è la verità. Però aggiungerei una teoria che non ricordo a chi appartiene, che dice: "I mercati restano in equilibrio, solo grazie all'innovazione finanziaria". Infatti sono creati sempre strumenti nuovi che sostituiscono vecchi permettendo di tenere in piedi il castello di carta. Può essere il caso dei derivati, può essere il caso degli ETF.
Per Alessandro.
RispondiEliminaRiguardo agli ETF io mi occupo di trading e chiaramente è ovvio che per esso è meglio un ETF piuttosto che un Fondo di un Gestore per il quale non puoi liquidare all'istante ma c'è un pò di burocrazia. Però questo è trading (ovvero speculazione)...per il portafoglio e le differenze tra assicurativi e le robe che hai citato lì per me è "terra vergine", è più adatto Adriano (il Dott.Moretti) a risponderti, tanto legge qui e dunque credo che prenderà in considerazione la cosa oppure se il tuo "dilemma" necessita di approfondimenti specifici anche da parte tua manda pure una mail dettagliata a pf_risponde@hotmail.it e indica se permetti che l'argomento possa essere utilizzato per post pubblici o meno (così sappiamo se utilizzarlo per fare informazione o se ritieni debba rimanere privato). Colgo l'occasione ovviamente per precisare che qui sia io sia Moretti siamo a titolo di pura passione dell'informare e del condividere la nostra (eventuale??...Moretti m'ammazza!!!) professionalità dunque tutto rimane quale opinioni ed approfondimenti personali lungi da noi ad erigerci a "guru"...ma questo credo che la sobrietà del blog lo lasci intendere. Sulla teoria dei mercati nati per spillare i quattrini presto farò un post sulle "mani forti", poi vedremo se pensavamo alla stessa cosa...Ciao.
Non ti preoccupare raramente considero chi scrive un blog come guru, però nel tuo caso trovo che sono analisi giuste e ben argomentate. Potrei fare un eccezione se il blog fosse di Soros...
RispondiEliminaPer quanto riguarda i prodotti assicurativi (quelli index o unit linked, ancorati a un parametro di mercato) non ti preoccupare sui miei dubbi, perchè in qualunque caso li trovo prodotti che hanno fatto il loro tempo, che posso sostituire facilmente con un ETF.
Grazie - Attenderò il post... "sulle mani forti"...
Per Alessandro.
RispondiEliminaTrovo "forzato" mettere in competizione fondi comuni ed ETF, per il semplice fatto che si tratta di 2 prodotti diversi. Un ETF, correggetemi se sbaglio, è lo specchio dell'indice (cioè lo clona in tutto e per tutto), un fondo comune ha più libertà (e non è detto che sia sempre meglio). In una risposta precedente è venuto fuori il nome di Fidelity Italy... ti consiglio di andare a vedere il grafico su morningstar.it e, poi, di metterlo insieme ad un ETF sul mercato italiano. Vedi delle differenze?