lunedì, aprile 18, 2011

Grecia: tutto come prima. O forse peggio.

Buonasera BLog's People!
Quelle che vedete qui a sinistra sono le emissioni greche dell'euro "metallico".
La Grecia...
La Grecia ha fatto "furore" nel 2010, è salita alla ribalta delle cronache mondiali per la sua "diversamente buona" situazione economico-finanziaria. I siti, i blog, i giornali e le televisioni "pullulavano" delle immagini della rivolta, degli scontri per le strade. 
Poi, come succede troppo spesso ai nostri tempi, la Grecia non ha fatto più notizia e la Grecia è stata, parzialmente, dimenticata.
Come cantava il Liga (Un figlio di nome Elvis) "brucia brucia la candela, brucia dai due lati, brucia prima di una luce un po' più viva e di più"... in pratica la "questione greca" è salita, troppo velocemente, all'attenzione di tutti per poi sparire, altrettanto velocemente.
Ma c'è chi in Grecia ci vive e non può, semplicemente facendo zapping, pensare ad altro.
Nella mia ritrovata voglia di "girellare" in rete ho trovato questo interessante articolo che è una traduzione commentata di un articolo apparso nel FT (on line) del 15 aprile.
La parte che vi voglio riportare è questa:
[...] L'accesso al credito risulterebbe indispensabile perché, come ha messo in risalto Bini Smaghi nella sua intervista al Sole 24 Ore, la Grecia tuttora presenta un saldo primario negativo, il che vuol dire che anche senza considerare la spesa del debito (interessi e rimborsi di titoli in scadenza), le pure spese finali dello Stato superano ancora le entrate:

“ Se non ha altre forme di finanziamento, la Grecia si troverà nella drammatica situazione di non riuscire a pagare gli stipendi dei propri dipendenti pubblici, le pensioni, ecc. In questo caso fallire o ristrutturare il debito non aiuterebbe, perché la Grecia ha un disavanzo primario e deve comunque indebitarsi per finanziare le spese correnti. Quale è la soluzione allora?
Continuare ad applicare il programma di risanamento, e le riforme concordate con l'Fmi e l'Unione europea, a cominciare dalle privatizzazioni che consentirebbero di ridurre il debito. Non ci sono alternative.

La premessa iniziale "se non ha altre forme di finanziamento" diventa importante: la chance che Bini Smaghi non prende  in considerazione, e che i tedeschi non menzionano, è una ristrutturazione con uscita dal giogo dell'euro da parte dei  PIIGS. 

E' una pesante riflessione, una riflessione che andrebbe fatta un po' da tutti. Col sennò di poi dovremmo analizzare i vantaggi e gli svantaggi dell'avere l'Euro come moneta. Impossibile dire se oggi saremmo tutti un po' più ricchi o saremmo tutti un po' più poveri. Oggi un caffè lo paghiamo euro 0,85... se avessimo ancora le lire costerebbe, forse, 12.000 lire. Forse, oggi, non potremmo permetterci di andare in USA con il cambio vantaggioso (forse non potremmo permettercelo proprio), ma forse avremmo miliardi di turisti in più...
Insomma, un po' di riflessioni a "cuore aperto", in fondo, spero, ognuno di noi avrà la sua "sporca" idea, no?
Prima, però, leggete l'articolo che vi ho segnalato.
Con affetto, il vostro adorabile Promotore di Quartiere!



CLICCA SULL'ICONA PER CONDIVIDERE IL POST

OkNotizie

3 commenti:

  1. ciao doc, cosa ne pensate del silver ?

    RispondiElimina
  2. doc, è prorpio vero che il primo amore non si scorda mai !!!!!!

    RispondiElimina
  3. Il Silver.... sono un po' di tempo che ci pensiamo. Appena Alex verrà colto dall'ispirazione avremo anche un'analisi sull'argento. Se non la fa lui la faccio io e dopo son "uccelli per diabetici" per tutti!

    RispondiElimina

Lascia qui la traccia del tuo passaggio nel Blog commentando questo post!