L'immagine che vedete qui accanto è molto scarna ma riassume in maniera sintetica la parola "catastrofismo".
Basandosi sul vecchio detto "meglio avere paura che buscarne", si cerca il consenso del popolo attraverso visioni catastrofiche, si creano scenari futuri apocalittici. Per deformazione "umana" le persone si appassionano al loro futuro quando temono che questo sia messo in forte discussione. Un blog, un sito, un giornale o un semplice "tiggì" che affronta argomenti positivi non ha gli stessi seguaci (lettori) di quello che prospetterà morte e sangue, dissesti finanziari, povertà per tutti. In fondo se tutto va bene, perché preoccuparsi?
Togli all'uomo le sue certezze e lui brancolerà nel buio. Viaggerà alla ricerca di una guida che lo porti fuori dai casini nei quali potrebbe trovarsi.C'è un mio amico che mi dice sempre: "tu pensa male, aspettati il peggio e non rimarrai mai deluso". E' vero, non rimarrò deluso, ma che vita di merda mi aspetta?
Dopo questo, pesante, preambolo arrivo al punto.
I "Pierini" della situazione (vi ricordate la favoletta di "al lupo, al lupo"?) godono, in maniera smodata, nel piazzare la nostra Italia nel bel mezzo del casino finanziario europeo. L'Italia è come la Grecia (leggete il post di DT, anche se leggendo il titolo ho pensato "Addio, anche lui è andato!"). Falliremo e saremo ridotti alla fame. Vai a dire questo ad una popolazione "anziana" e, da sempre, risparmiatrice e stracolma di "bot people" ed otterrai lo stesso risultato di entrare col cappuccio bianco ad una cerimonia gospel. Terrore.
Ma ha senso?
Come in tutte le cose si deve usare il cervello, la logica. Valutare sempre cause ed effetti. "Azione, reazione", ma spesso se si reagisce prima dell'azione ci troviamo a gestire situazioni imbarazzanti e a farsi dare dei "coglioni".
Una persona con un minimo di sale in zucca valuta tutte le possibilità e poi sceglie, in tranquillità, quella, per lui, più logica.
All'orizzonte non ci sono situazioni apocalittiche, devastazioni totali. Perché?
Semplicemente perché tutti gli eventi di questa, immensa, crisi economica sono "globali". O si vince tutti o perdiamo tutti. Un esempio?
La Cina, che avrebbe dovuto mangiare USA e resto del Mondo in un sol boccone, si trova a dover fare i conti con fenomeni assolutamente sconosciuti e a dover adottare misure economico-monetarie per non fare un "tonfo" incredibile.
Gli States, veri dominatori globali del dopoguerra, devono fare i conti con il loro debito pubblico e avranno bisogno dell'aiuto di tutti.
L'Inghilterra, nobile e con la puzza sotto il naso quando le parlano di Europa, dovrà piegarsi a chiedere aiuto all'Unione se vuole evitare il collasso finanziario.
La Grande "Cermania" e la bella Francia dovranno aiutare tutti gli stati europei in crisi se non vogliono veder saltare, una dopo l'altra, le loro banche più grosse.
Detto questo, mi sapete dire a chi conviene che si concretizzi, definitivamente, uno scenario apocalittico? Gli equilibri sono debolissimi (si stà come d'autunno sull'alberi le foglie...cioè basta la scureggetta di un passero che si cade) e "non deve" cadere la prima tessera del domino...
E nessuno la farà cadere.
Con affetto, il vostro adorabile Promotore di Quartiere!
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