Facciamo il punto della situazione sul breve termine. Chiamiamo in causa SP500, l'indice di riferimento mondiale. Dall'inizio di maggio siamo in un lento scivolamento che ha già toccato il 50% di retracement dell'ultimo impulso rialzista.
La domanda è come etichettare le onde di questa discesa. Mettiamo in campo al solito i due scenari contrapposti e valutiamone le probabilità. Scenario "nero", siamo in un'onda 2 irregular e prelude ad un tonfo repentino in onda 3. Scenario "arancione", siamo in un normalissimo triangolo e il massimo del ribasso sarà una succosa cacciata degli stops sotto 1315 dove presumibilmente hanno piazzato ordini a protezione i fautori del rimbalzo partito martedì scorso.A chi credere? Ormai siamo abbastanza grandi e vaccinati per sapere che non si deve credere a nessuno. Annotiamo due cose però: sia il Dax sia il FTSE-MIB sono su nuovi minimi, quindi presumibilmente anche gli americani quantomeno arriveranno fino a li...la caccia agli stops dovrebbe dunque essere effettuata. E poi? E poi non possiamo saperlo, se è onda 3, una volta accertata saremmo già in ritardo per saltarci sopra. O si sta a guardare e si attende degli swing che confermino l'uno o l'altro scenario, sperando che siano vicini temporalmente, oppure qui il gioco è strategicamente semplice: si shorta a mercato con stop loss e reverse sopra 1350 (ma in corso d'opera ci saranno avvisaglie per uscire prima di tale perdita). Altra indicazione: lo short deve essere confermato da momentum in aumento già subito da lunedì e martedì, ovvero, la posizione deve andare in gain molto velocemente, diversamente antenne dritte. Per i più difensivi, come detto, si attende swing ulteriore.
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