mercoledì, giugno 15, 2011

Se tutto va bene siamo rovinati

Buongiorno BLog's People!
Paul Valery diceva:

"L’ennui avec notre époque, c’est que le futur n’est plus ce qu’il avait l’habitude d’être!"

Che, tradotto, significa "Il problema dei nostri tempi è che il futuro non è più quello di una volta!".


Ma il "futuro" spesso ricalca il passato. Nel 2008 abbiamo assistito, inutili, al disastro di Lehman Brothers. Gran parte degli attori di quel filmaccio dell'orrore sapevano cosa avrebbe comportato il fallimento della banca americana. Eppure scelsero di farla fallire.

Stavolta si cambia continente e si cambia il soggetto, ma non si riesce a cambiare il copione. Tutti sanno, da molti mesi, che la Grecia è fallita. Tutti sanno cosa comporta il fallimento di uno stato sovrano. Ci sono addirittura report interni di primari istituti finanziari che paragonano il fallimento della Grecia, come effetti, al fallimento di 1000 Lehman.
Chi ci segue è al corrente del terribile effetto domino che si creerebbe. Si aprirebbe una voragine infinita con effetti devastanti per Stati e banche.
Gli effetti sui mercati sarebbero così distruttivi che nemmeno in "paradiso" i soldi sarebbero al sicuro.
Come dicevo sono molti mesi che tutti sanno della situazione ellenica, quindi non si può parlare neanche di cigno nero, eppure sono mesi, molti mesi, che invece di risolvere la situazione stanno lì a giocare a rimpiattino. 
E alla fine siamo arrivati "where the bread is cooking" (Dove si cuoce il pane), ossia "al dunque".
Oggi non sarà in ogni caso l’unico incontro sul tema, il 17 giugno prossimo, infatti, è previsto un incontro tra Angela Merkel e Nicolas SarkozyLa Francia, così come anche l’Olanda, sono in linea con la Germania sulla condotta da tenere per sostenere la crisi greca.
Gli istituti di credito tedeschi e francesi sarebbero pronti all’emissione di nuovi bond in sostituzione di quelli in scadenza per il salvataggio.
Il ministro delle finanze greco, George Papaconstantinou, è d’accordo sul rinnovo volontario del debito in scadenza, così come era già stato fatto per l’Europa dell’est. Ma questa soluzione non è ben vista dalla Germania che crede sia insufficiente e porterà ad una ulteriore escalation della crisi, anche peggiore del fallimento della Lehman Brothers. (fonte corriereinformazione.it)
 Ormai tutte le soluzioni praticabili hanno un punto in comune: default. E default è una parola che nessuno vuole sentire. Perché default ha il significato di azzeramento. Quando, anche in informatica, si ritorna alle impostazioni di "default" significa che quello che si è fatto sono solo  delle enormi cazzate e l'unica soluzione è tornare all'inizio.... Mentre in informatica il "default" è, in pratica, una via d'uscita, un'ancora di salvataggio, in finanza il "default" è si un'ancora, ma legata intorno al collo.
Paradossalmente chi ha meno da perdere è la stessa Grecia, intesa come Stato, che non ha niente da decidere e non ha più niente da perdere. 
Mi viene in mente il film del 1983 con Gigi&Andrea: se tutto va bene siamo rovinati.
Con affetto, il vostro adorabile Promotore di Quartiere.

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