Buonasera BLog's People!
L'Istat ha estratto dal cilindro i dati e non c'è niente da ridere.
Secondo l'Istituto statistico sono in aumento le famiglie italiane che sono "povere".
L'Istat considera povere quelle famiglie che non hanno entrate sufficienti per comprare i beni e i servizi considerati assolutamente necessari per avere un tenure di vita minimo...
Le famiglie che risultano in condizioni di povertà assoluta: sono un 1.156.000, il 4,6% di quelle residenti nel paese, per un totale di 3.129.000 persone, il 5,2% della popolazione.
Anche tra le famiglie non povere esistono poi gruppi a rischio di povertà; si tratta delle famiglie con spesa per consumi equivalente superiore, ma molto prossima, alla linea di povertà: il 3,8% delle famiglie residenti presenta valori di spesa superiori alla linea di povertà di non oltre il 10%.
Leggetevi l'intero articolo cliccando QUI.
Questi, a mio avviso, sono i dati che dovrebbero valutare i "cervelloni" che studiano nuovi ed interessanti metodi per stuprare i nostri risparmi.
La realtà è una soltanto: l'Italia si sta impoverendo, giorno dopo giorno, mese dopo mese. I soldi per arrivare al "famoso" fine mese sono sempre meno, vuoi perché i prezzi salgono, vuoi perché i soldi sono sempre meno....vuoi perché ogni occasione è buona per abbassare il nostro reddito con tasse, imposte e gabelle varie.
Come ha detto Roubini (articolo su La Repubblica di oggi):
" ....la certezza mostrata da Tremonti nell'assicurare che nel 2014 si arriverà all'azzeramento del deficit mi sembra quantomeno azzardata. Tutt'al più conseguirete un avanzo primario ma, finché la crescita è così bassa, il peso dell'indebitamento, anche se un po' ridotto, compromette qualsiasi iniziativa di rilancio. Oltretutto questa confusa manovra mi sembra legata per lo più a misure una tantum nonché a prelievi che penalizzano inspiegabilmente le classi più povere innescando un circuito negativo in termini di consumi, proprio quelli che andrebbero rilanciati. Mancano tagli decisi e strutturali alle voci che pesano, come le Provincie, miglioramenti dei servizi anche all'apparato produttivo, provvedimenti in grado di sostenere la crescita a partire da una più decisa spinta sul mercato del lavoro e sulle liberalizzazioni".
Quello che ha detto Roubini, gran guru economico, è quello che pensano tutti....tutti tranne chi è "delegato" a decidere.
Non serve un cervello particolarmente sviluppato per capire certe cose. Loro, i cervelloni, vivono e prosperano grazie a prelievi "una tantum", salvo poi farli diventare imposte regolari (ISI, poi diventata ICI). Sono straordinari solo nel riuscire a trovare nuovi metodi per mortificare la popolazione. Non c'è il minimo sentore di ottimizzazione, sanno fare solo taglia a casaccio.
Operano e governano come se la nazione Italia fosse composta da due o tre milioni di persone, il resto è lì solo per essere spremuto e per sostenere il "loro" tenore di vita. Questa è una pratica che non ha niente a che vedere con una moderna Repubblica Democratica....ricorda molto un regime feudale...il Re e la sua Corte.
Ma loro non hanno problemi e, se fosse necessario, non avranno problemi a confezionarci un bel "suppostone" natalizio.....
Con affetto, il vostro adorabile Promotore di Quartiere!
Ma loro non hanno problemi e, se fosse necessario, non avranno problemi a confezionarci un bel "suppostone" natalizio......... Fosse che fosse che aprire un conto in Svizzera non sia una cattiva idea come dice un tuo ..conoscente ??? ehhehehehehehehheheheh
RispondiEliminaQuella di delocalizzare legalmente i risparmi è l'unica soluzione x proteggersi da quei grandissimi imbecilli che ci governano.Altrimenti rimane sempre il buon materasso dove nasconderli!!! Andy
RispondiElimina"Quella di delocalizzare legalmente i risparmi" che per i comuni mortali come si realizza?! :D
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