Buonasera BLog's People!Raccolgo l'assist di un "anonimo" che ha chiesto news sull'argento.
In attesa che l'Ing. si dedichi, fra una strimpellata e l'altra, anche ad analizzare l'argentum cercherò, nei limiti delle mie capacità, di dare qualche informazione più "generica".
Facendo questo mando una "voce" anche a Kaiser che, magari, completi il tutto con qualche "voce" più o meno rumor...osa.
L'argento, nella tavola chimica degli elementi, è indicato con il numero 47 che nella cabala "napoletana" indica anche il "morto che parla". Ma il numero 47 è un numero "speciale" e se non ci credete andate a leggervi questo link!
Insomma l'argento, a forza o a ragione, risulta essere un "elemento" denso di interesse....
Un po' di cenni storici sull'argento (cultura personale che non guasta mai!).
Il valore dell'argento subì un brusco calo quando la scoperta di giacimenti in America Latina, tra cui le miniere di Zacatecas e Potosì, portò ad un'inflazione del metallo. L'argento dà il nome ad una nazione, l'Argentina, ed al suo principale fiume, il Rio de la Plata - dal suo nome spagnolo, plata. Nel corso del secolo diciannovesimo l'argento iniziò ad essere demonetizzato mentre l'oro seguirà il medesimo destino nel secolo successivo. Mentre l'oro resta però in parte nei forzieri delle banche centrali l'argento fu man mano completamente liquidato. Questa immensa quantità d'argento "liberata" dalle funzioni monetarie ha causato fino a tempi recentissimi una grande disponibilità di metallo, nonostante la produzione mineraria fosse di gran lunga inferiore ai consumi. La quantità di argento disponibile sulla crosta terrestre è di ppm (g/ton) 0,0800, superiore di 20 volte dell'oro che è ppm (g/ton) 0,0040, e del platino che è ppm (g/ton) 0,0100; la potenzialità di estrazione dalle miniere per l'argento è di circa 547 milioni di once troy all'anno, contro 82 milioni di once troy dell'oro e 5 milioni di once troy del platino. Per questi motivi e anche per i costi di estrazione enormemente superiori per l'oro, l'argento ha e avrà sempre un valore nettamente inferiore rispetto ad altri metalli preziosi. (fonte Wikipedia).
Mi ricordo di aver letto su Borsa&Finanza (a febbraio) che questi rapporti erano validi diversi anni fa. Negli ultimi tempi c'è stato un impiego massiccio di argento in ambito industriale, un consumo così massiccio che porterà alla sua scarsità entro i prossimi 20 anni.
Leggendo un interessante sito (http://www.dani2989.com/) ho notato questo grafico che vi ripropongo:
"C'è un aumento continuo della produzione d'oro e di argento, ma la produzione del argento ha progredito molto meno rapidamente di quella dell'oro".
Andiamo ora a vedere un grafico dell'argento a 3 anni:
Parlando con "esperti" del settore, cioè persone che l'argento lo trattano per lavoro, le aspettative sul prezzo sono interessanti: oltre i 100 usd in 18/24 mesi.
Questo non significa che ci arriverà o che si fermerà lì, nessuno ha la sfera di cristallo (sennò saremmo tutti ricchi sfondi o poveri in canna).
Dobbiamo osservare che negli ultimi 6 mesi il metallo ha più che raddoppiato il proprio valore quindi non è da escludere un rischio "bolla" (che potrebbe riguardare un po' tutte le materie prime come aveva accennato Kaiser in questo post) che farebbe ritracciare il prezzo.
Come detto ad inizio post lancio l'assist all'Ing e a Kaiser per completare, da par loro, l'argomento Silver.
Con affetto, il vostro adorabile Promotore di Quartiere.
Insomma l'argento, a forza o a ragione, risulta essere un "elemento" denso di interesse....
Un po' di cenni storici sull'argento (cultura personale che non guasta mai!).
Il valore dell'argento subì un brusco calo quando la scoperta di giacimenti in America Latina, tra cui le miniere di Zacatecas e Potosì, portò ad un'inflazione del metallo. L'argento dà il nome ad una nazione, l'Argentina, ed al suo principale fiume, il Rio de la Plata - dal suo nome spagnolo, plata. Nel corso del secolo diciannovesimo l'argento iniziò ad essere demonetizzato mentre l'oro seguirà il medesimo destino nel secolo successivo. Mentre l'oro resta però in parte nei forzieri delle banche centrali l'argento fu man mano completamente liquidato. Questa immensa quantità d'argento "liberata" dalle funzioni monetarie ha causato fino a tempi recentissimi una grande disponibilità di metallo, nonostante la produzione mineraria fosse di gran lunga inferiore ai consumi. La quantità di argento disponibile sulla crosta terrestre è di ppm (g/ton) 0,0800, superiore di 20 volte dell'oro che è ppm (g/ton) 0,0040, e del platino che è ppm (g/ton) 0,0100; la potenzialità di estrazione dalle miniere per l'argento è di circa 547 milioni di once troy all'anno, contro 82 milioni di once troy dell'oro e 5 milioni di once troy del platino. Per questi motivi e anche per i costi di estrazione enormemente superiori per l'oro, l'argento ha e avrà sempre un valore nettamente inferiore rispetto ad altri metalli preziosi. (fonte Wikipedia).
Mi ricordo di aver letto su Borsa&Finanza (a febbraio) che questi rapporti erano validi diversi anni fa. Negli ultimi tempi c'è stato un impiego massiccio di argento in ambito industriale, un consumo così massiccio che porterà alla sua scarsità entro i prossimi 20 anni.
Leggendo un interessante sito (http://www.dani2989.com/) ho notato questo grafico che vi ripropongo:
Andiamo ora a vedere un grafico dell'argento a 3 anni:
Parlando con "esperti" del settore, cioè persone che l'argento lo trattano per lavoro, le aspettative sul prezzo sono interessanti: oltre i 100 usd in 18/24 mesi.
Questo non significa che ci arriverà o che si fermerà lì, nessuno ha la sfera di cristallo (sennò saremmo tutti ricchi sfondi o poveri in canna).
Dobbiamo osservare che negli ultimi 6 mesi il metallo ha più che raddoppiato il proprio valore quindi non è da escludere un rischio "bolla" (che potrebbe riguardare un po' tutte le materie prime come aveva accennato Kaiser in questo post) che farebbe ritracciare il prezzo.
Come detto ad inizio post lancio l'assist all'Ing e a Kaiser per completare, da par loro, l'argomento Silver.
Con affetto, il vostro adorabile Promotore di Quartiere.
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