martedì, aprile 12, 2011

Commodities, falso allarme?


Il prossimo 24 maggio a Londra inizieranno le contrattazioni del titolo Glencore. Il 25 maggio ad Hong Kong succederà la stessa cosa. Glencore è uno dei più grossi traders di materie prime al mondo, è una società privata dalla sua fondazione nel 1974. Inizialmente, fino al 1987, è stato un puro trader. Poi si è diversificata diventando anche "industriale". Ossia ha in portafoglio miniere e società minerarie. (Xstrata, Century Aluminium, Rusal). Quello che mi interessa sottolineare è il timing dell'operazione. Sia chiaro, non è che verrano vendute tutte le azioni dei soci. Si parla di un 20% totale, il 15% a Londra e 5% in Hong Kong, per un controvalore di circa 12bil USd. Diciamo che dal 1974 questa azienda ne ha viste di tutti colori, crolli materie prime, abbandono di questa asset class, bolle speculative, politiche economiche, nazionalizzazioni, inflazione su, inflazione giù..insomma non e certo facile gestire una società che fa trading sia di strumenti finanziari che di sacchi di mais. Bene, più o meno tutti nel mondo vedono inflazione futura, quindi materie prime in salita. E io socio, dopo 40 anni di duro lavoro, mi quoto proprio all'inizio di una nuova età dell'oro delle materie prime, vendendo il 20% della mia azienda? Qualcosa non mi torna. O i soci temono che le materie prime non saranno troppo richieste nel prossimo futuro, oppure ho bisogno di capitale. Comunque che Glencore sia ben gestita non ho dubbi, ma il timing, ripeto solo il timing, mi fa riflettere a livello global macro. Insomma ricordiamoci che solitamente le aziende si quotano quando si è ai massimi del ciclo economico del prodotto, le materie prime sembrano essere invece a uno stage medio iniziale. Quindi mi chiedo il perchè. Se avro idee piu chiare in futuro tornerò su quest'argomento.

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