venerdì, marzo 30, 2007

Coincidenze, solo coincidenze...

Uno scenario elliottiano non è nulla di magico, è appunto uno scenario, un possibile sviluppo che poi va monitorato e verificato in attinenza giorno per giorno. Ecco dunque che mi appare una possibilità fino a giorni fa nascosta fra le barre: ho notato alcune assonanze interessanti. Onda 2 sul grafico ritraccia il 61,8% ed è in perfetta linea con la teoria, le onde 1 e 3 sono "lette" con la linea guida dei "canali", entrambe sono incastonabili in definiti trend, onda 4 ritraccia il 38,2 di onda 3 e finisce sulla retta spiccata dal minimo di tutta la struttura e passante per il minimo di onda 2...tutto questo è da manuale. Se allora siamo in una onda 5 va detto pure che anche nel time frame superiore (il monthly) sarebbe ipotizzabile una struttura a 5 onde in conclusione....siamo dunque su una quinta onda di una quinta?? Sapete cosa vuol dire? Vuol dire che siamo sul massimo del trend partito nel 2003 e se la correlazione con i dati del NAHB (vedi post sul "mattone") è robusta anch'essa ci invita a tale scenario. Anche sul Dow abbiamo uno scenario assimilabile a questo...anche lì potremmo essere su una 5 di una 5. Mi piace Elliott, trovo sia un rompicapo simile al cubo di Rubick, ma ho sempre alla fine interposto un distacco tra me ed essa in quanto la componente emotiva nell'utilizzarla può essere tutt'altro che trascurabile, però devo dire che le coincidenze che sto trovando negli ultimi 8 mesi sui mercati fanno venire i brividi. Oggi è uscito il dato sull'inflazione, 1,7%, la più bassa dal 1990...occhio a fare festini, poca inflazione è peggio che tanta...perchè deflazione significa che i prezzi calano perchè non c'è chi compra e l'economia va a rotoli velocemente.
Il sito francese «Europe 2020» prevede il convergere di numerose crisi concomitanti capaci di produrre la crisi sistemica mondiale per aprile.
In particolare:
- Un rialzo ulteriore e spettacolare dei sequestri di case: 10 milioni di americani sul marciapiede.
- Accelerazione del ritmo delle bancarotte di società finanziarie in USA: attualmente sono in media una al mese, in aprile potrebbero essere una al giorno.
- Calo dei prezzi immobiliari del 25 % in USA.
- «Rovesciamento» del carry-trade (il carry trade è il trucco per cui gli speculatori globali prendono in prestito yen al tasso dello 0,25 % e li investono in Paesi, come Lettonia, Nuova Zelanda e Ungheria, dove rendono l’11 %).
- Crollo brutale del dollaro rispetto all’euro, allo yen e allo yuan. Caduta della sterlina.
- Vendite cinesi di dollari USA.
- Possibile guerra commerciale tra USA e Cina.
Mi auguro che Elliott non abbia ragione...

giovedì, marzo 29, 2007

Dax: varie canalizzazioni possibili.

La situazione tecnica sul Dax è evidenziata in figura, ritengo che i presupposti per testare il massimo di 7110 ci siano tutti anche perchè la Cina stessa è al di sopra del massimo del giorno del "crack" dunque non vedo implicazioni inerenti. Anche se potrebbe perdurare ancora altre sedute ritengo che il movimento degli ultimi 4 giorni sia una semplice pausa, lo stesso SP500 mostra un ripiegamento con volumi decrescenti, a meno di sorprese il toro dovrebbe riaffacciarsi sulle nostre "tavole". Dalle analisi di fine Dicembre scorso abbiamo preventivato abbondantemente la "fallacità" del primo storno che si sarebbe presentato e le attese rimangono intatte, certo vale sempre il fatto che la struttura mostrerebbe segni di affaticamento e dal punto di vista Elliottiano dovremmo essere agli sgoccioli, in più l'analisi fatta sul NAHB evocherebbe la vicinanza ad un massimo. Naturalmente sui movimenti di breve andranno verificate le prerogative strada facendo.

Involtini Plimavela.

A parte gli involtini primavera, i ravioli al vapore, il riso cantonese ed ovviamente qualche muso giallo di cinese io in vita mia non avevo visto altro e siccome è sempre buona cosa scoprire del nuovo ho preso i dati dello Shanghai Composite, qui in formato mensile. Rimango allibito! Non so se avendo occupato il Tibet hanno scacciato tutti i demoni maligni ma diciamo che "occidentalemente" parlando quello che vedo non avrei alcuna fatica a chiamarla "bolla" o tecnicamente buying climax, però è un mensile e dunque dai, un fondamentale sottostante ci sarà pure e visto il loro pil al 9% annuo...però una cosa a lume di naso mi viene da pensare...fin'ora al mondo nessun mercato a mai proseguito più di tanto a questo rateo di salita...mmah....saranno cinesi!!!

mercoledì, marzo 28, 2007

Il mattone in azione 2.

Il buon Moretti lancia le imbeccate "color Mattone" e siccome poi io se non ho una serie di dati sott'occhio va a finire che non ci dormo la notte (è l'onda lunga di nottate a ingegneria...) sono andato nel sito del NAHB (National Association Home Builder) a scaricarmi il loro indice HMI sulle richieste di nuove case...e allora vediamola sta benedetta bolla immobiliare! Ho sovrapposto il HMI (pallini rossi) al DowJones (blu), le serie sono mensili e partono dal 1985. A prima vista ho individuato 4 macrocicli (stilizzati con archi gialli) compreso l'attuale di cui non si può sapere la conclusione, tanto per iniziare i massimi dei tre primi cicli del HMI anticipano sempre dei massimi del DowJones. E' vero in prossimità del massimo del 1987 con 12 mesi di anticipo, dopodichè l'azionario torna a testare i massimi ma, se guardate, solo quando ricomincia il ciclo del HMI il Dow riparte deciso, nel 1994 HMI anticipa di un paio di mesi e vale il solito rituale, quando esso riparte anche il Dow macina punti. Nel 2000 HMI anticipa di 11 mesi il massimo del Dow e poi stavolta anticipa anche il minimo nel 2003 ma se guardate bene, anche qui, solo quando poi è ben visibile la ripartenza dei "palazzinari" il Dow innesta la "quarta". Ed oggi? Saremmo nella stessa situazione.... E' stra-ovvio che 4 cicli seppur spalmati su 20 anni non sono una evidenza statistica, questo per amor matematico va dichiarato però...due o tre considerazioni le possiamo fare. La cosa evidente è che quando i "palazzinari" costruiscono c'è ovviamente chi compra ovvero chi ha i soldi per comprare, in altre parole le famiglie accendono mutui in concomitanza della sicurezza di poterne far fronte ovvero stimolano i consumi e l'economia non può che giovarsi di ciò. Nel lungo termine anche i movimenti erratici delle borse devono sottostare alle espansioni e recessioni e dunque direi che la logica di fondo sembra tenere. Che succede adesso? Bè...dovremmo sapere se HMI è sul minimo e sta per ripartire...in tal caso perchè non ipotizzare una lateralizzazione dei mercati (come già vista dopo il 1987 e dopo il 1994) e il consueto sano "toro che non finisce mai". E se non fosse il minimo? Ma soprattutto: siamo sicuri che i mercati debbano per forza lateralizzare? In ogni caso una vaga idea che potremmo essere molto vicini ad un massimo dei mercati direi che non è da scartare. Altra considerazione: anche HMI in questi 20 anni mostra cicli che hanno massimi crescenti, l'attuale è il primo ciclo che sfonda il minimo da cui è partito il precedente...è di che lena!!! Se la dovessi guardare in senso "elliottiano-psicologico" direi che a questo giro la fiducia nel futuro (intesa nel "mi compro casa") è peggio rispetto a quanto successo nel periodo 2001-2003 notoriamente recessivo, però lasciamo stare Elliott e guardiamo i numeri: il valore del HMI è sceso ad un livello che non rivedeva dal 1990...insomma questa flessione del "mattone" non è roba spiccia. Poi c'è un'altro discorso, è più che un sospetto ed un rumurs il fatto che questa espansione a stelle e strisce (2002-2006..) è stata pompata da due fattori: l'industria militare, vedi guerre del Bushino...che però gonfiano il debito pubblico, ed appunto la "corsa al mattone", che grazie a mutui sub-prime, mutui a tasso variabile e mutui su mutui etc. etc. anche qui si va ad ingrassare i debiti (stavolta dei singoli Cristi)..insomma se questo tonfo che vediamo sul grafico del HMI rappresenta l'essenza "rampante" di questi anni...stiamo freschi.

Il Mattone in azione.

L'idea del nostro promoter su mattoni e mattonate in borsa...

Ho letto il post sugli immobili e...... sono perfettamente d'accordo.
Mi farebbe piacere darvi anche il mio punto di vista.
Sono più di un anno che sconsiglio i miei clienti sull'acquisto di un immobile. “Per forza”, penserete voi, “se compra un immobile disinveste i soldi e addio portafoglio”. Invece il mio consiglio si basava, e si basa, su una considerazione di corsi e ricorsi: cioè che la storia si ripete.
Generalmente in fase azionaria rialzista il mercato immobiliare cala e sale in fase azionaria ribassista. Un esempio recente è il 2000/2001.
Secondo me c'è una spiegazione puramente speculativa.
Partiamo dal fatto che i due mercati (azionario e immobiliare) sono molto legati fra loro e, in ambedue, i “big” fanno i soldi e il “parco buoi” ci si dissangua.
Quando i mercati azionari toccano livelli altissimi i “big” escono ed entrano nell'immobiliare (a prezzi di saldo). Nel frattempo il “parco buoi” entra nell'azionario e, con la sua domanda, non riesce a colmare l'offerta di titoli dei “big”, conseguenza: il mercato azionario cala (o crolla).
I “big”, quando spostano la liquidità sul mercato immobiliare riescono, tranquillamente, a saturare l'offerta, quindi, a mercato saturo, i prezzi cominciano a salire.
A chi verranno venduti, successivamente, gli immobili? Provate ad immaginare cosa farà il piccolo investitore che è stato preso a schiaffi in borsa.....andrà a cercare salvezza nell'unico bene rifugio che conosce: il mattone.
Molti “big” rifilano le case non solo con la “compravendita” canonica ma tramite i fondi immobiliari.
Con i soldi che ricavano dalla vendita del “mattone” i “big” rientrano (piano, piano) nei mercati azionari a prezzi di saldo...... e il ciclo continua.
Questo, ovviamente, è lo scenario come lo vedo io e su questo mi baso per dare un “suggerimento” ai miei clienti.

Saluti.

Moretti

pf_risponde@hotmail.it


Opinioni d'autore.

Inserisco questo spezzone di articolo di Maurizio Blondet tratto liberamente dal suo sito Effedieffe

Così, leggo ora su Repubblica, aumenta il numero delle case in vendita all'asta: sono gli appartamenti pignorati a italiani che non riescono a pagare il mutuo.
Abbiamo anche noi, come in America, i debitori «sub-prime»: quelli che si sono indebitati più del 20% del loro reddito.
Ed è facile: su un reddito medio di mille euro mensili, il mutuo sostenibile dovrebbe essere di 400. E dite voi quale abitazione si può comprare con 400 euro mensili.
A Milano, nemmeno un box.
E' l'effetto dell'ipertassazione di Visco, dei rincari che ha provocato, e dell'aumento dei tassi primari della BCE.
L'effetto che comincia a vedersi è la deflazione.
La gente non consuma, e l'economia tutta ne deperisce.
Fra poco, comincerà a cadere il valore nominale degli immobili, le case in offerta tendono già oggi a restare invendute: l'illusorio effetto-ricchezza che prova chi sa di possedere una casa, diciamo, da 150 mila euro, svanirà quando quella casa non troverà compratori a 120 mila, a centomila.
I consumi si restringeranno ancor più, perché tutti ci sentiremo più poveri; aumenterà l'indebitamento.
Il circolo vizioso della deflazione è già innescato da Visco.
Ma gli introiti fiscali non diminuiranno, a questo provvede il blocco dei Parassiti: basta aumentare gli estimi di appartamenti che hanno perso valore, lo stanno già facendo.
M.Blondet

La deflazione è la spirale che ha avvolto la crisi del 1929 portando alla storica Grande Depressione, ciò che ritrovo su questo articolo combacia perfettamente con gli studi di Elliott sul lunghissimo termine da me postati a suo tempo e dall'analisi di Cayce anch'essa pubblicata mesi fa...forse non sono il solo a sparare fesserie!?!? Vi invito a rileggerli sapendo che sono solo ipotesi ma da tenere bene a mente visto che tutti i media non fanno altro che proporre consigli per gli acquisti e che si sta rigenerando l'idea dei mercati rialzisti eterni...

martedì, marzo 27, 2007

La disfida sul TFR.

Oggi il nostro promoter si lancia in una sfida all'illustre Prof. Beppe Scienza ed io la pubblico per amor di "informazione libera" e perchè ogni cosa concorre a capire meglio tutto ciò che ci circonda e non per puro "sensazionalismo" da quattro soldi...era doverosa questa precisazione.

Navigo sul web e mi imbatto in questo filmato “terroristico” di Beppe Scienza.

Il professore (autore dell'autorevole opuscolo “Risparmio Tradito”) si lancia in un attacco frontale contro tutto il risparmio gestito, per poi concludere che il TFR va lasciato in azienda perchè è l'unica soluzione per battere l'inflazione.

Ma, voi, sapete come funziona il TFR?

La quota TFR viene calcolata dividendo per 13,5 la retribuzione annuale del lavoratore (compresa tredicesima e quattordicesima). Questa somma viene rivalutata (per legge) dell' 1,50% + il 75% dell'aumento dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati, accertato dall'ISTAT. Quindi, secondo il Professore, lasciando il TFR in ditta si batte l'inflazione. Ho capito bene?

Facciamo due conti.

Prendiamo l'indice ISTAT al febbraio 2007 che è 128,8, cioè l' 1,50% in più rispetto al febbraio 2006. Il 75% di questa variazione corrisponde a 1,125% che, sommato a 1,50% mi darà una rivalutazione del 2,625%. Giusto?

Quindi secondo il Professor Scienza con un rendimento del 2,625% il lavoratore sta come un “picchio”. Ma vorrei sapere se nel 2002 c'è stata una rivalutazione del 76,50% (stimando che i prezzi con l'euro sono raddoppiati, quindi +100%, se faccio il 75% di 100 e ci aggiungo 1,5 ottengo 76,50%), secondo me no.

Poi afferma che il TFR è garantito dall' INPS. Questo significa che se l'azienda nella quale lavoro fallisce e non ha più il becco di un quattrino l' INPS mi paga il TFR..... Ma con quali soldi? Non userà mica i soldi dei contributi degli altri lavoratori? Mi sa di sì.... e poi si dice che l'INPS ha una gestione “passiva”. Ma se tutti ci “inzuppano” le mani come fa ad essere in attivo?

Solo su una cosa sono d'accordo col Professore: aspettare a decidere, cioè decidere di lasciare il TFR in azienda e rimanere alla finestra per attendere offerte migliori.

Questo per dire che, a volte, se si facesse meno sensazionalismo e più servizio si vivrebbe in un mondo migliore.

Saluti.

Moretti
pf_risponde@hotmail.it

lunedì, marzo 26, 2007

SP500: geometrie da manuale.

I canali tracciati ieri hanno dato le giuste proporzioni ai movimenti di oggi, la trend più ripida ha segnato il timing per lo storno e la verde meno inclinata il target. Credo che la tecnica delle canalizzazioni sia uno dei migliori lasciti di Elliott. Come dicevo ieri assolutamente da non scartare gli short e l'esuberanza di oggi ne ha dato conferma, poi il recupero più lento. Potrebbe starci una lateralizzazione come suggerita dalle parallele rosse anche se a vederla con Elliott dovremmo contare una 4 in corso e dunque attenderci come minimo un tentativo di top ulteriore...questo si sa in linea di scenario...poi il grafico e le geometre evidenziano i punti cardine del movimento e direi che il break del minimo di oggi metterebbe fine a questo trend qui sull'orario.

Dott.Moretti: la mia soluzione.

Buongiorno,

ho letto con piacere la “novella” del Sultano e, giuro, l'ho usata per addormentare mio figlio, ieri sera, al posto del solito “Gatto con gli stivali”. Scherzi a parte, l'ho trovata molto interessante ma ha mosso, dentro di me, delle domande che, ovviamente, necessitano di risposte.

Come possiamo, noi poveri e piccoli investitori, difenderci dai “giochi di potere” e dai “rumors pilotati”? Mi sembra tanto una battaglia contro i mulini a vento. Quindi, meglio “adeguarsi” o “finire” i nostri risparmi in una lotta che non ci vedrà mai vincitori, in quanto da piccoli investitori non saremo mai “market makers”?

Il solito dilemma: faccio trading su un titolo o mi appoggio all'indice? Per fare trading “secco”, secondo me, servono delle informazioni che non avremo mai. C'è chi si basa sul rapporto “dividendi/prezzo”, ma i dividendi vengono dal bilancio (giusto?) e i bilanci, la storia ci insegna, non sono sempre (o mai?) veritieri. Per analizzare un'azienda (e quindi investirci i nostri soldi) bisogna esserci dentro, valutarla dall'interno, vedere come funziona. I bilanci ci danno informazioni parziali (Parmalat docet) che servono veramente a poco, se si pensa che chi li “certifica” non sempre è al di sopra di ogni sospetto.

Gli utili, spesso, possono essere gonfiati per creare un valore che non c'è. Faccio un esempio terra terra. Una banca che “deve” fare una bella trimestrale fa un prelevamento (una tantum) di pochi euro dai conti correnti dei clienti (a Lodi ne sanno qualcosa...). In fondo pochi spiccioli per ogni cliente cosa sono? Chi se ne accorge? Non lo ha fatto anche lo Stato nel 1992 con Amato (il famoso prelievo del 6 per mille sulle giacenze)?

Il problema è che viviamo in un mondo dove tutto è permesso, dove vince quello più furbo. In un mondo dove “ti massacrano” e devi essere anche contento. In appoggio alla mia affermazione porto un fatto che mi è successo venerdì con Wind. Cambieranno la mia tariffa da Wind 10 a Wind 12. Chiamo il 155 per avere maggiori informazioni e mi sento dire dalla “consulente”, con voce gaudiosa, che “il cambio tariffa è gratuito, non avrò spese”. La mia risposta non l'ha lasciata molto soddisfatta: “Ah, bene, perchè avrei dovuto anche pagare? Scusi, ma le sembra che la Wind 12 sia migliorativa rispetto alla Wind 10?”. La contro risposta è stata: “Wind agisce in piena legalità...”. E' questo che mi sconvolge, viene permesso a tutti di cambiare le carte in tavola “in piena legalità”. E, noi, poveri consumatori/investitori?

Per tornare all'argomento del post, io ho deciso, da tempo, di “adeguarmi” facendo “gestire” i miei soldi a chi può accedere ad informazioni a me inaccessibili. Ho deciso di scegliere quei gestori che si preoccupano di analizzare una società prima di investirci i soldi del fondo. Chi sono? Basta guardare i gestori che sono, costantemente, sopra il benchmark.

Penso sia arrivato il momento di premiare chi sa lavorare e di smettere di credere a tutti quelli che bussano alla tua porta per farti fare l'investimento della tua vita.

Saluti.

Moretti

domenica, marzo 25, 2007

Il Texano torna dalle Antille...

Torna il mitico Texano...finalmente la view da dentro il floor di WallStret e il suo solito pungente tessere le trame.

Eccomi Alex, lo so che sentivi la mancanza delle mie "fesserie"....
Ogni tanto però, una pausa..una "ritirata strategica" fa bene..rinfranca lo spirito.
Spero però che qualche svizzero di passaggio abbia avuto la curiosità di andarsi a vedere quello che intendevo in uno dei post di febbraio...scrivevo...
Non ricordo se lo avevo detto a te via mail...lo scenario che avevo in testa...quel movimento fatto fra settembre/ottobre dell'anno scorso A piccola...500 punti. B la supera di poco...poi.. C....da vedere!! Questa sembra la strada...
Alex, ha fatto esattamente quella strada....bene, con l'analisi ci siamo, meno con la pratica.
La mia vocazione sacerdotale mi perseguita....
Vedo che stai trasformando...vuoi convincere i traders ad affidare i soldi a te e ai promotori finanziari tuoi soci!?
Non contare su di me...riesco a perderli benissimo da solo!!
e poi non ne ho proprio...se proprio avrei dei soldi in eccesso li porterei alla Daniela...
magari li perderei lo stesso...almeno cambia il panorama!!...ne guadagnano gli occhi!!
Veniamo alle chiacchiere nostre...ti avevo scritto dell'intervento Call da fare....peccato che era una 4 e non la B...avevo una dissonanza dei grafici....
B come buttana, traditrice...sempre molto difficile da "lavorare".
La B dovrebbe essere questa in corso.....
non solo, ma alla chiusura di venerdì c'è da ascrivere un movimento unico dai minimi di 38775
sono la bellezza di 2340 punti....da leggere come A della B...oppure la 1 della 5 di 5....quella del "formaggio"....niente male, al ritracciamento che pure ci deve essere, 2/B bisogna intervenire...ma la direzione non è quella che speri tu!!....nell'immediato forse...lo spero per te che immmagino pieno di put.....io sono flat, aspetto il ritracciamento, spero area 39600-800 da li dovrebbe partire la C/3
naturalmente se "vedo" cose nuove, scenari che cambiano, ci aggiorniamo.
ti invio il "solito" grafico..
Saluti.

sabato, marzo 24, 2007

Gli indici finanziari.

Complici i "prezzi al consumo" nel lunghissimo termine siamo tutti fritti e non vincenti come le Banche vogliono farci credere (invito a riflettere su come sia assurdo pensare che un piano di accumolo trentennale azionario risolva il problema della pensione) visto quanto mostrato nel post "Attacco al promotore". Smontiamo un'altra verità colata ovvero quella che le Borse vanno sempre su perchè spinte dalla naturale forza del progresso che crea benessere e migliora la vita di tutti...appunto, se così fosse è inspiegabile che esistano sacche di povertà enormi e che proprio nel nostro Occidente negli ultimi 10 anni si stiano sempre più aggravando. Facciamo un gioco: facciamo finta che io sia un Sultano di una sperduta ma ridente isola con dentro 5 aziende, 2 di esse fanno utili stabili, una altalenanti ma sempre positivi, un'altra è aggressiva ma non sempre la spunta e l'ultima è piena di debiti e va avanti a stento. In qualità di Sultano decido di attrarre investitori esteri e dunque decido di creare una "pubblicità" per la mia "economia". Costruisco un bell'indice di Borsa! Eh si...ma mica ci metto dentro tutti....ci metto 3 aziende e siccome lo straniero non mette i soldi su cose volatili ma vuole stabilità per i suoi soldi quali aziende ci metto nel mio Sultan&Poor3? Ovvio le prime 3 citate. A metà anno ho dei "qualificati" rumors che mi dicono che una delle 3 regine della mia economia ha imbroccato una cantonata colossale...ben prima che il mondo lo sappia (il Parco Buoi e altri...) faccio un bel cambio sul mio indice e inalzo a nuova "regina" l'azienda che prima era coi debiti fino al collo ma adesso sotto un managment di primo livello ha iniziato a splendere...e tolgo quella sulla quale ombre e nuvole si affacciano all'orizzonte. Passano altri 6 mesi e toh...l'azienda che ho tolto dall'indice fallisce e dei poveri investitori ci rimettono le penne..eh si...anche nella mia isola ogni tanto le cose non quadrano ma....il mio indice??? Ah no...lui è più in salute che mai...ha pure fatto nuovi top!!! Al di là dell'esagerazione goliardica a cosa credete servano gli indici di borsa? Sono la vetrina dell'economia e sono lì per attrarre capitali. Devono andare sempre su....sono costruiti apposta!!! E' ovvio che c'è del valore riscontrabile economicamente su un rialzo di una borsa ma anche questa componente (chiamiamola "di costruzione matematica e regolamentazione interna") contribuisce a quell'effetto "bengodi" nel lunghissimo termine che poi come abbiamo visto alla "luce" dei prezzi al consumo svanisce. Guardate qui in figura il grafico del Grano quotato a Chicago: sono 20 anni di prezzi ed in questi venti anni quante espansioni e recensioni ci sono state, quanti rialzi e correzioni in borsa...e le borse salgono salgono...e il grano? Oscilla...per forza...non è che lo puoi cambiare con qualcos'altro, grano è e grano rimane.

SP500: la view.

Su questo 120min ho tracciato le due canalizzazioni più probabili per il movimento attuale, ho sempre dichiarato che secondo me il primo storno non sarebbe stato quello relativo ad una inversione di tendenza del trend di lungo e dunque quello che mi aspetto è un nuovo top. Ma non si può mai fare i conti senza l'oste e siccome tira ancora aria di possibile lateralizzazione ampia (per intendersi sul range 1375-1475) ritengo che le operazioni short non siano completamente da accantonare e quindi la fine di questo trend di breve potrebbe portare a buone escursioni ribassiste. Da un punto di vista della struttura superiore il minimo che abbiamo visto ormai 10 giorni fa non deve essere oltrepassato (escluse le cacce agli stop) ed anzi, se fosse brekkato con decisione senza l'agognato nuovo top allora si che le cose si metterebbero davvero male. In definitiva l'idea del sereno che torna sui mercati è plausibile ma senza lasciarsi scappare gli storni anche di breve perchè potrebbero essere sostanziosi...e se poi non fossero solo storni??

mercoledì, marzo 21, 2007

Riprendiamo il Dow di dicembre.

Stasera ripresento uno studio postato a fine dicembre (il secondo in basso è un monthly) sul DowJones. A suo tempo dissi che non sarebbe stato il primo storno quello di una eventuale inversione di tendenza come la figura evocava. Ecco perchè fino a ieri pur notando debolezza ho detto che c'era la possibilità di strappi violenti up come del resto oggi è stato affermando che è una manovra che il market maker "disegna" ed il cui obiettivo è saltare il più velocemente possibile le resistenze (i top degli swing precedenti) e non dare tempo a chi non ha ordini già inseriti di pensare a shortare su esse (tutta gente a cui egli dovrebbe assorbire gli ordini se il suo intento è "servire" il rialzo a qualche Big oltre che per se stesso). Lo dico chiaramente in questi casi il rischio di falsi break è elevato e detto per inciso io questo long l'ho visto alla finestra. Addesso tutto si riallinea con lo scenario di lungo di fine anno scorso dunque niente di inaspettato anzi, già ipotizzato, peccato per la debolezza di volumi fino a ieri che ha molto depistato ma si sa...il mestiere delle mani forti è questo, ogni tanto riesce bene.

Perchè i Fondi non vanno short...cose da sapere.

Oggi iniziamo a capire come funzionano i Fondi Comuni di Investimento onde approfondire cosa eventualmente abbiamo, stiamo per avere o non vogliamo nel nostro portafoglio.

Buongiorno,

leggendo i commenti ai post mi accorgo che c'è una completa “disinformazione” sui fondi comuni (sia di diritto italiano che sicav).

Molti di voi imputano ai gestori di non prendere posizioni “short” quando i mercati calano. Ho già risposto che questa “colpa” non può essere ascritta ai gestori del fondo in quanto “hanno le mani legate” dal regolamento del fondo. Se il fondo è un “fondo azionario” non può investire i capitali a disposizione in strumenti di liquidità (se non per una minima parte, per esempio il 5-10%), sennò perderebbe le proprie caratteristiche. Viceversa un fondo di liquidità (esempio un monetario) non può investire nel mercato azionario (a meno che non sia previsto nel regolamento del fondo, ma non supera mai il 5-6%). Perchè?

Facciamo un esempio. Il sottoscrittore decide di mettere i propri soldi su un monetario (la sua propensione al rischio è prossima allo 0). Questo investitore, secondo voi, sarebbe felice di ritrovare i suoi soldi investiti in borsa???? Lo stesso ragionamento fatelo a parti invertite.

Le posizioni “short” non sono di competenza dei gestori di fondi, ma dei gestori di portafogli (quindi nemmeno di noi “poveri” PF, in quanto, se ci fossero numerosi “spostamenti” da un fondo ad un altro, si potrebbe configurare la “gestione surrettizia” che è ASSOLUTAMENTE VIETATA come potete leggere qui: www.diritto.it/materiali/civile/cimino.html).

Per chi ha questo tipo di esigenze (tipo mettere tutti i soldi nello stesso prodotto) è bene affidarsi a prodotti che prevedano la “flessibilità”, come ad esempio alcune tipologie di gestioni patrimoniali, ma hanno soglie d'ingresso più importanti di un normale fondo.

Per concludere: se siete in possesso di un fondo comune azionario e pensate di che sia il momento di prendere posizioni “short” vi basta solo “swhicciare” su un fondo liquidità della stessa casa con il vantaggio (nel caso di sicav) di non pagare il 12,50% sulla plusvalenza.

Non è difficile, basta saperlo.

Saluti.

Dott.Moretti

pf_risponde@hotmail.it

martedì, marzo 20, 2007

SP500: anche qui i soliti ingredienti.

Anche la giornata di oggi se n'è andata senza tanti colpi di teatro anzi...nessuno! Sullo SP500 gli ingredienti sono gli stessi del DAX, un pò diverso il pattern ma l'elemento sostanziale è rappresentato dall'accoppiata volumi in calo e volatilità in diminuizione . Per come è ora a me sembra che per trovare qualcuno "che conta" a cui stia a cuore questo rally occorre il lumicino. Siamo vicino a resistenze ottime per cacciare gli stops o provocare falsi breakout a meno che...a meno che il market maker non decida di "gappare" con violenza all'insù. Allora si che la minestra cambia, li sarebbe da rivalutare tutto a 360°.

lunedì, marzo 19, 2007

DAX: nulla di nuovo.

Direi confermata la statistica che vede il Lunedì giornata sotto la media come escursione dei prezzi, per il resto il pattern che inseguiamo è il solito, se ciò che è riportato in figura è corretto dovremmo a breve vedere nuovi e più profondi minimi. Il gioco sta nel valutare quanto prosegue il rally attuale, per ora mostra volumi in calo e dunque rispetta i canoni dell'onda C interna ad una lateralizzazione, se poi ha pure la forma di cuneo come suggerito all'oggi direi che è tutto perfetto. Ho inserito pure una canalizzazione blu, perchè per dire cuneo è presto e teoria vuole che il target minimo di tutto l'impianto sia il bordo superiore orizzontale evidenziato in arancione. Per ora la cosa più evidente è come dicevo il calo degli scambi, se rimane tale è da interpretare come una indifferenza da parte dei Big per il rialzo e dunque la direzione "vera" è short, se ciò non cambia non vedo altri sviluppi.

TFR.....alcuni nodi sottostanti.

Il nostro "promotore contro" oggi ci parla di TFR, continuo a ricordare la possibilità di suggerire argomenti al Dott.Moretti tramite l'apposita mail pf_risponde@hotmail.it

Buongiorno a tutti,

guardando la TV e leggendo i vari giornali “economici” (nel senso che costano poco) mi rendo conto che si sta creando un “accerchiamento” nei confronti dei lavoratori dipendenti sull'argomento TFR.

Piccola precisazione: il TFR non fa cumulo per la deducibilità, cioè su quegli euro che vengono “convogliati” non c'è risparmio fiscale. Questo è molto importante in fase di valutazione.

Altra, importante, precisazione: il lavoratore DEVE fare una scelta entro il 30 giugno, mi raccomando non scegliete la strada del “silenzio assenso”, se decidete “di non scegliere” scegliete per sempre..... cioè scegliete di girare il vostro TFR al fondo chiuso di categoria o alla previdenza integrativa gestita dall'INPS e non potrete tornare indietro.

Se siete incerti scegliete di lasciare il TFR in azienda (tutto prosegue come prima) e potrete, comunque, prendere la vostra decisione definitiva con più calma.

In un post di “Anonimo” veniva segnalato un articolo di Plus24 dove venivano trattati i costi dei fondi di previdenza integrativa. Purtroppo i costi ci sono (ma “a gratis non scodinzola neanche un cane”) e, alla lunga, incidono sul risultato finale. Io sostengo che non può essere uno 0,5% di differenza nei costi che può “pilotare” una scelta, ma la scelta deve essere fatta a tavolino prendendo in considerazione tante varianti, prima fra tutte la reale esigenza del cliente.

Quando si va a trattare un argomento così importante e personale non si deve aver paura di mettere il cliente davanti alla cruda realtà: se per risolvere il problema pensione il cliente deve accantonare 4000 euro all'anno gli deve essere detto e non “Va bhè, servirebbero 4000 euro all'anno ma siccome massimo ne puoi mettere a disposizione 1000 allora facciamola di 1000”. Che cosa ho risolto? Niente, perchè il cliente rimane ancora con il problema pensione, anzi, si sente anche un “un povero” perchè non ha abbastanza soldi per far fronte al suo futuro.

La cosa su cui dovete porre attenzione è quella che si sta entrando in un mondo nuovo dove, tutti, ora si accorgono che la pensione, se la vogliono, se la devono fare da soli.....e molti, da soli, sono chiamati a prendere decisioni senza informazioni.

Prima di scegliere “con chi fare” il fondo pensione dovete scegliere “se fare” il fondo pensione. Questa scelta comporta grandi responsabilità per chi sceglie e, soprattutto, per chi propone. Si devono chiarire tutti i vincoli che comportano le polizze integrative (da legge) e tutti i vantaggi (per lo più fiscali) che portano.

Ad oggi il cliente che aderisce ad un FIP pensa di accantonare soldi (con risparmio fiscale) e di averli disponibili quando servono...... di chi è la colpa?

La risposta potrebbe essere semplice: del Promotore....ma non sempre è così, perchè, molte volte, non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire.

Saluti.

Dott.Moretti

Attacco al promotore...

Prendo idea da uno spunto trovato in discussione nei post del Dott.Moretti per chiarire con dati veri e non solo parole la realtà del mercato azionario ed offrire al "nostro" promotore la palla al balzo per la replica. Riporto in grafico uno studio effettuato da MedioBanca che abbraccia il perioro 1928-2004. MEdioBanca ha indicizzato i corsi azionari ed i prezzi al consumo partendo dalla base arbitraria 100 che potrebbero essere interpretate come 100 lire. In alto a sinistra l'indice dei prezzi al consumo e a suo fianco i corsi azionari, si nota che le azioni "vanno sotto" la base di partenza in occasione del crash del '29 per poi salire indisturbati (sulle azioni ho messo una scala logaritmica per pura migliore visualizzazione). Qual'è la domanda? Il cavallo di battaglia di Banche, SIM e promotori è: nel lungo termine siamo sempre vincenti. Orbene, quello che in realtà conta non è tanto quanti soldi ho in tasca bensì cosa posso comprarci...vediamo dunque (sempre ai calcoli del centro studi MEdioBanca e non già di un "polemico" trader ma proprio del settore stesso) che deflazionando i corsi azionari con i prezzi al consumo la risultante è il grafico in basso a sinistra...il longevo giovane del 1928 che ha investito 100 lire in borsa, oggi (al 2004 ma è come se fosse oggi), nonostante i meravigliosi Tori avuti nei listini, ha perso quasi l'80% di ciò che aveva 70 e passa anni fa!!! Ha un portafoglio con un bel pò di lire perchè l'adeguamento monetario all'inflazione gli ha gonfiato la tasca ma sostanzialmente oggi compra un quinto di quello che poteva permettersi allora. Se il longevo signore avesse reinvestito tutti i dividendi percepiti la situazione sarebbe un pò meglio (grafico in basso a destra) perchè oggi avrebbe triplicato il suo capitale al ritmo medio del 2,8% annuo ma osservate bene le curva: non c'è una costante valorizzazione del capitale, la curva è molto instabile e (e questo è il fatto peggiore) in ben 2 decenni è sotto la base cioè se il nostro amico ad esempio nel 1980 avesse avuto bisogno di liquidità e dunque innescato un procedimento di disinvestimento avrebbe perso soldi! E tutto questo investendo nel 1928!!! Che succede se un fantomatico "promotore" incontrando un cliente gli avesse fatto investire nel 1964?? Guardate il Deflazionato con reinvestimento dividendi (Defl.TotalReturn)..avrebbe atteso 30 anni prima di riavere lo stesso potere d'acquisto del capitale affidato al poco "matematico" promotore dei ruggenti anni 60! Da tutto ciò caro Dott.Moretti si evince una cosa indiscutibile: se non sai quando è il momento di comprare e quando è il momento di vendere non c'è azione, fondo attivo, ETF e qualsiasi prodotto una Banca o SIM possa inventarsi...nel lungo termine sei fritto!!! Allora buon Moretti ti lancio la palla e ti chiedo perchè nel 2000-2003 (e purtroppo ancora oggi) nella vostra categoria c'è chi va in giro a sparare questa bufala del "lungo termine sempre vincente", perchè le stesse Banche e SIM (mi giunge voce) impongono ( o lo hanno fatto) a voi di piazzare determinati strumenti in maniera sconsiderata? Uno come te, che crede nel suo lavoro e ritiene di poterlo fare onestamente e profittevolmente per il cliente (e logicamente anche per te) come tiene conto di questa inoppugnabile verità matematica che ho appena mostrato? Può dunque adesso il risparmiatore al sentirsi arringare il "diabolico finto postulato del lungo termine" chiudere seraficamente la porta in faccia al "soldatino" della Banca di turno??

sabato, marzo 17, 2007

Particolari che sfuggono.

Mi sono divertito a prendere i dati giornalieri del future sul Dax e a calcolarne il range di ogni seduta (differenza fra massimo e minimo). I dati vanno dal 2000 fino ad oggi dunque abbracciano sia un bear market sia un bull market. Ho dunque calcolato la media totale dei range e poi la media totale ma di ogni singolo giorno della settimana. Nel grafico a fianco (ingrandibile clikkandolo) la prima colonna da cui parte la linea orizzontale gialla rappresenta la media globale e poi via via le singole sedute. E' naturale non attendersi differenze macroscopiche altrimenti vero....vale il solito "saremmo tutti ricchi sfondati"...ma una indicazione qualitativa però si. Ebbene cosa succede "mediamente" su questo future: succede che il lunedì è in media la giornata più fiacca come escursione dei prezzi, martedì e venerdì un pò sotto la media globale mentre il Mercoledì ed il Giovedì ben al di sopra. La cosa che mi ha incuriosito è il Lunedì, io mi aspettavo essere il Venerdì il più fiacco, si va tutti in ferie...finiamo calmi la settimana, e invece è il Lunedì...una sorta di "oddio che fatica riprendere il lavoro"! Poi chiaro che ci saranno bellissimi Lunedì con meravigliosi trend e apatici Giovedì ma qui si ragiona qualitativamente su un campione elevato di dati. Qual'è il sottostante a tutto ciò? Chi fa daytrading (apre e chiude posizioni in giornata) non è solo soggetto alle tecniche che usa ed alla sua particolare bravura ma è soggetto soprattutto alla volatilità del mercato intesa come escursione. Ormai spero tutti sanno che entrare precisi sul minimo ed uscire precisi sul massimo è cosa da lasciare ai ciarlatani e allora va da se che dove c'è maggior escursione ci sono anche movimenti più lunghi (è ovvio) e dunque trend più lunghi e allora se c'è più spazio vuol dire che è un pò più facile intascarne una fetta. Allora siccome anche il più spinto trading deve essere un mix di intraday ma anche di posizioni con respiro più ampio (col solo intraday si va al manicomio) un accorto Trader che non vuole passare tutti i giorni incollato al monitor ma non intende privarsi totalmente dell'ebrezza di un trade mordi e fuggi di sicuro nell'arco della settimana non inserirà entrambe il Mercoledì ed il Giovedì come giorni di festa, tutt'altro, quelli sono proprio i giorni in cui mediamente è più facile e profittevole operare.

venerdì, marzo 16, 2007

EuroDollaro: dove si è fermato oggi.

Nella ormai nota griglia geometrica alla quale obbedisce il cambio Euro Dollaro la barra daily di oggi si è fermata precisamente sul taglio superiore del canale discendente, qui in figura il time frame è monthly altrimenti non entrava tutto il pattern. Poco da dire, forse dovremmo attenderci qualche giorno o settimana di pausa oppure un inversione, di certo l'America non può permettersi ne un dollaro troppo forte (già ora esporta la metà di ciò che importa) ne un dollaro troppo debole perchè scatenerebbe una fuga da esso da parte di tutti quei paesi che hanno ingenti riserve proprio nel biglietto verde, scatenando una reazione a catena che avrebbe portata colossale...è da ricordare l'immenso debito Americano, circa 30 volte superiore rispetto a quello del 1929. Ho aperto questo blog lo scorso Agosto proprio ponendo come base di osservazione la precaria situazione economico valutaria degli Stati Uniti. Sebbene l'informazione ufficiale (volutamente) nasconda e si limiti a parlare di soft landing e menate varie (nessun economista ha mai fatto un centesimo in borsa e ha mai previsto nulla di importante) in realtà a mio avviso il pianeta sta camminando su una lastra di cristallo coi tacchi a spillo. Gli U.S.A. come potenza mondiale economica è praticamente finita, sta comprando materie prime contraccambiando con carta colorata di verde assolutamente priva di valore (il valore di una moneta dovrebbe essere l'economia sottostante e considerando il disavanzo commerciale e i debiti...) e chissà per quanto ancora questo gioco starà bene alla Russia, alla stessa Europa (che non ha caso ha creato l'Euro e non a caso l'America è contro l'Unione Europea) e a tutto l'indotto Arabo, questi ultimi fino a che saranno "comandati" dallo Zio Sam (vedi Arabia Saudita) tutto ok...ma che succede se come sta succedendo l'Iran inizia a chiedere Euro in cambio di Petrolio? Il Venezuela già lo fa, la Russia rende convertibile il Rublo e non lo fa per vendere gas in dollari.... Che faranno gli Yankee? Semplice: guerre. La loro unica possibilità è accaparrarsi le materie prime occupando territori visto che tramite la moneta non riescono più ad imporre il loro "ordine". Atomiche in mano ad Ahmadinejad?? Puro pretesto. Israele minacciata? Vero, perchè sono 4 gatti in mezzo a 1 miliardo di arabi e l'unica differenza fino ad ora l'ha fatta la tecnologia militare fornita dagli USA...anche qui sarebbe da riflettere visto che Goldman Sach e varie altre primarie Banche d'Affari Americane in realtà sono in stretta mano ebraica. Ed il resto del mondo, la popolazione "normale" quella che non sta dentro alle stanze dei bottoni? Cioè noi Europei, Arabi, Americani ed Ebrei che non contiamo nulla e che siamo tutti contro le guerre e che vivremmo liberamente in pace? Appunto...non contiamo nulla.

pf_risponde@hotmail.it: dalla parte del cliente.

Il nostro "promotore contro" oggi parla di trasferimento titoli e di commissioni illecite intascate dalle banche.
Per suggerire argomenti scrivete a pf_risponde@hotmail.it

Carissimi,
mi verrebbe da dire “Bersani mon amour”, rischiando anche di essere frainteso sui miei gusti sessuali, quindi mi limito ad esclamare un “Finalmente!”.
Con la Legge 248 del 4 agosto 2006 il buon Bersani aveva costretto gli istituti di credito a togliere la “tagliola” delle spese di chiusura per i conti correnti....ma il sommo Bersani, almeno nelle sue intenzioni, era andato ben oltre: voleva togliere anche la “gabella” dei costi per il trasferimento titoli. Alcuni istituti, bontà loro, erano riusciti a leggere fra le righe e si erano allineati, altri avevano fatto orecchie da mercante.
Il 21 febbraio 2007 Bersani ha deciso di spiegare cosa voleva fare con la Legge 248 e lo ha detto, chiaramente a tutti. Alcuni istituti hanno continuato a far finta di niente e a prendere, e pretendere, soldi dai poveri clienti già “gambizzati” da condizioni di conto vergognose.
Per chiarire la cosa vi invito a visitare questo link
L'interpretazione, ovviamente, deve essere retroattiva in quanto la Legge è del 4 agosto 2006.
Cosa fare se sono stati pagate commissioni alle banche per il trasferimento titoli dopo il 4 agosto 2006?
Si deve fare una lettera di “richiesta di rimborso” all'Ufficio Reclami della banca. L'Ufficio Reclami (non vi risponderà il Rag. Fantozzi Ugo, lui è all'Ufficio Sinistri) vi risponderà “picche”, chiaramente voi non vi riterrete soddisfatti e farete ricorso all' OMBUDSMAN (che non è un orco terribile, ma solo il Giurì bancario) il quale vi darà ragione e riavrete i vostri soldi.

L'unica cosa negativa sono i tempi (in tutto, se va bene, ci vorranno dai 3 ai 4 mesi) ma l'importante è riavere i soldini.

Saluti.

Dott.Moretti

giovedì, marzo 15, 2007

Dax: qui tira altra aria...

Se sullo SP500 (post sottostante) la barra reversal di ieri (con nuovo minimo) apre comunque l'idea di una prosecuzione up seppur con le perplessità indicate, qui sul Dax scomodando Elliott il massimo a cui potremmo aspirare è una lateralizzazione e l'altra possibilità è che siamo semplicemente su un fisiologico rimbalzino sul vecchio minimo ma strutturalmente su un qualcosa già proiettato al ribasso: la fatidica onda 3 oppure C ma entrambe caratterizzate statisticamente da "brio" e velocità. C'è un fattore che accomuna il ragionamento fatto sullo SP500 con questo: il minimo di ieri, è lui il pivot che tiene in bilico tutto. Ho però detto che le onde 3 (e le C) devono essere briose ergo per essere tale e per decretare definitivamente un trend di medio ribassista in atto non c'è molto tempo per passare quel minimo e per farlo in maniera decisa, due barre al massimo. Diversamente la possibilità di almeno una lateralizzazione è scontata ma entrambe i mercati Dax e SP500 vadano a chiamare qualche operatore perchè con questi volumi all'insù ci si va poco.

SP500: battuta d'arresto sui volumi.

Stoppati dalla trend e con volumi sprofondati, è semplice pausa per proseguire up? Se è vero che la barra di ieri su alti volumi era prodotta dai Big dove sono andati oggi? Se sono dentro e vogliono il rialzo sotto il minimo di ieri hanno i loro stop e se saltano i loro stop si vola! Altra possibilità è che ieri s'è fatta solo caccia agli stop ovvero profitto breve e nessuna voglia di rialzo. Situazione da allerta massima, il mercato può schizzare in qualunque direzione, non c'è un trend definito ma qualcosa che bolle sotto si.

pf_risponde@hotmail.it

Grazie al suggerimento del buon IgTrader ho attivato un mail address apposito per la raccolta di domande da fare al nostro "promotore alla berlina" Dott.Moretti, il quale di buon grado ed a scopo puramente informativo utilizzerà per la scelta di argomenti su cui fare luce o chiedere consiglio. Comprendendo l'attuale risentimento nei confronti della categoria voglio puntualizzare che la rubrica che sto costruendo è appositamente fatta PER IL CLIENTE ovvero Moretti è un professionista DALLA VOSTRA PARTE ed è qui con l'intento nobile di metterci del suo per far saltare dal cesto le "mele marce" che fanno il suo stesso lavoro. Ergo approfittiamone per capire e per essere "più informati" e dunque "forti" contro chi invece non ha scrupoli. Naturalmente non avrete risposte in mail ma le argomentazioni saranno utilizzate per aprire post e discussioni qui sul blog. L'indirizzo è quello in titolo e lo riporto di nuovo: pf_risponde@hotmail.it

mercoledì, marzo 14, 2007

SP500: i big vogliono fregarci??

Torniamo alla speculazione pura, all'adrenalina da sana e onesta leva finanziaria. Cosa è successo oggi? Guardate il grafico: quello che vedete è puro stop running, ieri il mercato è sceso di botto ma non con alti volumi anzi, molto bassi, sotto la loro media e non è roba da impulsiva. Oggi affondo e poi ops...barra di inversione con chiusura sul massimo e soprattutto con volumi interessanti. Una manovra come questa solo i Big ed il Market Mover di combutta la possono fare. E' un grande classico, si testa il minimo per vedere se ci sono sellers in giro (i Big non amano trovarsi uno contro l'altro...sapete in genere cercano di spillare quattrini ai pesci piccoli e non tra di loro), si fa incetta degli stop per comprare sui minimi e poi si fa volare il mercato. Se fino a ieri nemmeno in intraday avrei tentato un long oggi cambio visione, non so minimamente dove possa arrivare ma se è genuino ciò che vediamo qui può realmente partire un bel balzo, ricordate il post di fine dicembre? Dissi che il primo storno aveva grandi probabilità di non essere quello del vero Bear....allora per questa ipotesi gli ingredienti oggi ci sono tutti, vediamo, vediamo...sta diventando davvero intrigante.

Povero Moretti....

Vedo che la mia iniziativa di mettere "alla berlina" un promotore finanziario risquote successo! Voglio però puntualizzare che non è facile "da promotore" mettersi "in gioco" in un sito di speculazione pura quale questo e a parte ciò Moretti merita un plauso perchè ha l'umiltà di essere qui a spiegare in maniera assolutamente indipendente il suo lavoro e traspare credo il fatto che "lui ci creda" nella possibilità di farlo onestamente altrimenti non sarebbe qui...ne ho conosciuti tanti di spocchiosi sapientoni (che hanno creato disastri) che mai avrebbero il minimo coraggio (palle??) di andare al pubblico giudizio. Voglio però precisare che il promotore onesto non è colui che vi promette il 20% annuo perchè questa è una percentuale da Trader (non molto bravo...) e per essere tali occorre comunque una preparazione (ed un sudore...) che non si improvvisa dal giorno alla notte. Allora ormai sappiamo tutti che il risparmio gestito da solo ha poco valore e la domanda a cui Moretti dovrà rispondere (nel corso dei vari interventi) è se c'è un modo di utilizzare questo indotto in maniera profittevole e soprattutto come fare ad evitare bidoni. Credo che ognuno di noi ha amici o parenti con portafogli gestiti da questo o quel servizio finanziario e allora ben venga un Moretti che tra una "mazziata" e l'altra che si becca ci spieghi come districarsi in modo che magari qualcuno domani possa dire al suo promotore o a quello del suo amico o parente "scusi..lei mi sta fregando"...in fondo è proprio questo che è mancato al risparmiatore fino ad ora: l'informazione chiara.

Un promoter per difendersi dai promoter.

Continuiamo di buon grado a cercare di capire l'altra faccia della finanza ovvero il riparmio gestito grazie alla disponibilità del Dott.Moretti che ringrazio. Direi che è un occasione unica anche per discutere senza peli sulla lingua (ma con rispetto) del settore in questione e magari può essere una risorsa per approfondire e quindi poi non farsi "buggerare" da chi tale professione la svolge senza scrupoli, potrei intitolare questo spazio così: " Un promoter per difendersi dai promoter".

Buongiorno.

Proprio ieri sera, incontrando un cliente, è venuto fuori un argomento, a mio avviso, interessante.

Dopo aver controllato la sua situazione il cliente mi esce con una frase così:

“Mi hanno consigliato di fare gli ETD....ETS....insomma hai capito, no?”
“Gli ETF.....”
La cosa mi ha lasciato perplesso perché ho visto una persona disposta ad investire su qualcosa che non sa nemmeno come si chiama e, peggio, non ha idea di cosa sia. L'unica cosa che sapeva era che erano “economici”, nel senso che non costano niente.
Gli ETF.....sono un buon prodotto se esistessero solo, ed esclusivamente, fondi passivi che si occupano solo di clonare il benchmark e non di batterlo.
Mi fermo un attimo e chiarisco un concetto: una strategia di investimento costruita usando prodotti “gestiti” non deve essere fatta sul rendimento (se un fondo nel 2006 ha fatto il 30% non lo deve rifare anche nel 2007....). Le “banche” utilizzano il rendimento passato per far investire I clienti (la debacle del 2000-2001 insegna) ingabbiandoli in prodotti gestiti che hanno già dato il meglio che potevano dare. Quando si seleziono dei fondi cerco di fare un esame “qualitativo” (come si è comportato il gestore, rispetto al benchmark, nei 5/10 anni passati?). Questo perché si deve, sempre, valutare se le commissioni di gestione sono ben spese. Mi spiego: se devo spendere il 2% di commissioni per un prodotto che ha riportato a casa il rendimento dell'indice di riferimento..... bhè allora compro un ETF. Ma se devo spendere il 2% per un gestore che ha fatto (nel tempo) molto meglio dell'indice di riferimento....bhè, allora, ne vale la pena.
Quando si compra qualcosa si “deve” spendere, ma è illogico buttare via I soldi (che si sudano). Togliamoci dalla testa che il prodotto “economico” è quello migliore, come non è vero che migliore è quello più costoso. Il migliore è quello che ha dimostrato di valere I soldi spesi.
Trovo, altresì, illogico pagare un aggio (front fee) al “distributore” (alcune società si trattengono fino al 33% sui primi versamenti di un piano di accumulo) che non sia giustificato da servizi accessori (per intenderci, a fronte di un aggio del 33% il PF deve venire a casa a farvi le pulizie un giorno si e l'altro pure, sennò non c'è giustificazione).
Concludendo il discorso sugli ETF, la mia opinione è che sono un palliativo ai fondi appiattiti sull'indice di riferimento, ma perdono alla grande se misurati sulla bravura di certi gestori.

Saluti.

Dott. Moretti Adriano

moretti133@tin.it

Miopi o furbi?

Clicckando sull'immagine vi apparirà in dimensioni normali. Il FTSE100 è già sulla trend di lungo termine così come pure (mancano un pò di punti) il nostro SPMib, il Dax è più in salute perchè è a metà canale ma se Francoforte prosegue sul supporto basso gli altri escono fuori...in basso c'è un settoriale americano, il Russell2000, osservate bene la figura: inanzitutto mentre gli indici delle Blue Chips macinavano rialzi lui (e i vari DowTransportation, SP500MidCap e SmallCap) a malapena hanno fatto capolino. Qui sul Russell c'è un pattern eloquente: uscita riazista oltre una trading range, ops...ci siamo sbagliati...break dalla parte bassa: questo statisticamente ha un 70% buono di probabilità di inversione o di finire in laterale ma in entrambe i casi è fine trend. Le divergenze di "brio" tra i settoriali americani e i "cugini" da Financial Times sono evidenti da Novembre scorso ovvero proprio sull'ultima gamba rialzista e questo è un "weak signal" (debolezza), così come il Dax (da me postato ben prima del tonfo) mostrava in prossimità dei canali superiori un calo vistoso di volumi (e anche questo è un "weak signal"). Su quanto detto non c'è nulla di esoterico, elliottiano, ganniano, magico o altro simile...è di una evidenza banale. Che tutto si risolva non lo metto in dubbio...ma la superficialità con cui la stragrande maggioranza dell'informazione sostiene che dopotutto "siamo ancora in Bull MArket"...certo lo siamo ancora, ma possibile che tra tutti quei cervelloni a nessuno venga in mente di dire "Toro si ma...un pò scornato" ?? Ricordatevi lo studio sul DowJones di fine dicembre, ipotizzavo la possibilità che il primo ripiegamento non fosse quello da inversione ma che dopo di lui (quello attuale) vi fosse un nuovo ed ultimo top, bene, analisi ancora in auge ma obiettivamente la volatilità con cui sta scendendo è molto accentuata e non è cosa da non valutare.

martedì, marzo 13, 2007

Dax: overall picture.

Il mercato ha avuto il suo stop sulla retracement del 50% e adesso è evidente pure il canale ribassista, francamente mi attendevo ulteriori strappi up ma come avevo detto i volumi latitavano e nonostante i conteggi interni evidenziavano la possibilità rialzista è stato provvidenziale focalizzare l'attenzione sulla Trading Range come evidenziato nel post precedente. Ancora una volta rimango convinto che il trading non può essere affrontato con un solo "credo" ma con una pluralità di strumenti e l'arte consiste nel sapere quale scegliere, meno che mai erigerne uno a sacro graal. I mercati comunque ci riconfezionano quello che da giorni tenevamo sott'occhio ovvero la sostanziosa possibilità che il ribasso non fosse finito, certo c'è il test della metà del canale primario ma la volatilità di oggi conferma che le impulsive sono le ribassiste e a questo punto i canali discendenti ci disegnano e confermano che siamo su un trend Bear...di che grado? Per ora di breve...per ora.

DAX: le uscite dalle congestioni.

Dicevo per l'appunto ieri che in questa situazione era meglio valutare l'essere in Trading Range piuttosto che filosofeggiare con Elliott, detto fatto. Ci si potrebbe porre la domanda di come saltare sopra un break di una lateralizzazione. Il modo più sicuro, anche se a volte fa perdere il treno, è attendere un ipotetico test all'indietro il quale ha due possibilità: si ferma sul bordo della congestione e dunque ne attesta il passaggio di stato da supporto a resistenza oppure rientra all'interno. Il caso di oggi è il secondo menzionato e per esso occorre secondo me un ulteriore filtraggio e cioè assicurarsi per quanto sia possibile che sia un vero break e non una caccia agli stop. Esiste una formula magica? No ma un pò di buon senso si può applicare. Inanzitutto è gradevole che non rientri al'interno oltre il 50% della Trading Range o comunque non ci vada a chiudere oltre una barra, questa di oggi ha sfiorato il 38,2% ergo tutto ok. In secondo luogo è preferibile che il test all'indietro mostri un evidente calo dei volumi rispetto al break, se poi come oggi qui sul 60min c'è pure una barra reversal con volumi i più bassi tanto meglio, è il chiaro segnale che non esiste pressione da parte dei buyer o per dirla con le "Mani Forti" hanno eliminato ogni veemenza rialzista ed il mercato può solo scendere. Quando entrare? Sul minimo della barra reversal o direttamente dul minimo del break. Quanto prendere? Dipende dal mercato e dal time frame, io tra l'altro trado il 5 minuti, ho riportato qui il 60 per farvi vedere l'intera congestione, dunque così a botta non so dire però in linea statistica uno può considerare il range medio delle barre oppure naturalmente chi vuol tentare di seguire il trend può inserire un trailing anch'esso dimensionato sul range medio...questi poi sono particolarità molto attinenti al particolare stile di trading di ognuno, spero che l'idea del break su congestione possa essere uno spunto interessante da approfondire.

Ampliamo gli orizzonti: il promoter.

Io stesso su questo blog ho a volte puntato il dito sull'inefficienza del risparmio gestito ed i numeri stanno lì a dimostrarlo, negli ultimi mesi sta calando drasticamente la raccolta di fondi da parte delle società addette. Una buona "selezione Darwiniana" non fa mai male dico io ma occorre guardare bene cosa c'è dentro la pentola. Durante la bolla della new economy il pubblico ha scambiato il risparmio gestito per una sorta di speculazione e molte Banche e SIM hanno sfruttato questa "moda" piazzando a dismisura e sconsideratamente tutto ciò che faceva rima con "azionario". Oggi varie testate giornalistiche si fanno belle coi risultati dei 20 anni di risparmio gestito (dove solo il 20% delle gestioni ha sovraperformato gli indici di riferimento) in una sorta di "noi lo sapevamo...", ma che bravi...peccato che loro stessi a suo tempo caldeggiavano acquisti e teorizzavano i "mercati inarrestabili" con titoli a 9 colonne essendo così loro i primi a disinformare. Dato che a me il "coro" non è mai piaciuto e dato che ritengo che sparare sulla croce rossa sia ipocrita e stupido ho deciso di dare voce proprio ad un promotore che, si badi bene, di mestiere non fa il trader ma questo lo spiegherà lui. Prima di essere promoter è una persona onesta e questo per me è sufficiente per dargli voce e soprattutto un amico visto che fino a poco tempo fa ci sbucciavamo i ginocchi assieme correndo dietro ad un pallone. Il post è qui sotto...buona lettura.

L'angolo del risparmio.

Buongiorno a tutti,
mi presento, sono Moretti Adriano di professione Promotore Finanziario iscritto all'albo professionale con delibera Consob n. 13371 del 4 dicembre 2001. Le mie esperienze lavorative sono state: Banca Mediolanum fino al dicembre 2003; Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio fino al 3 aprile 2006. Dal 26 maggio 2006 collaboro con Unicredit Xelion Banca. In questo spazio, che il buon Ingegner Bertolino vorrà concedermi, cercherò di spiegarvi in cosa consiste la mia attività, purtroppo molto spesso distrutta da “colleghi” faciloni, disonesti e senza peli sullo stomaco. Cercherò, per quanto mi è possibile, di dare delle “dritte” su come comportarsi con chi svolge questa professione e vi dirò come piace svolgerla a me. Troppi “blog” straparlano di noi promotori e, ancora, non sono riuscito a trovare un post positivo. Un motivo ci sarà, direte voi, ma è sbagliato fare di ogni erba un fascio, dico io. Accetterò i vostri consigli e i vostri commenti e sarò a disposizione per farvi “consulenza no profit” sulla gestione del “patrimonio” che è molto diversa dal puro e semplice trading anzi, per l'esattezza, è dalla parte opposta. Per prima cosa il ruolo del Promotore Finanziario non dovrebbe essere quello del “venditore” ma avvicinarsi a quello del “Dottore del risparmio”. Il PF dovrebbe, secondo me, avere tutte quelle risposte che riguardano la normale gestione del risparmio. La gestione di una famiglia non si limita solo ad “investire il loro risparmio mensile” ma aiutarla a districarsi nella giungla delle 1000 offerte che ricevono ponendosi come (unico) punto di riferimento. In pratica il PF dovrebbe essere un consulente e non servono particolari doti “tecniche” ma solo doti “morali” e voglia di documentarsi.

Per ora vi saluto e vi lancio una provocazione: sapete cosa fare con il vostro TFR?

Cordialmente.

Dott. Moretti Adriano

moretti133@tin.it


lunedì, marzo 12, 2007

SP500: trading range.

Tutti i mercati ci hanno sparigliato le trend line e sono finiti in trading range laterale. A vederla con Elliott dovremmo immaginare il caos laterale tipico di un'onda B o di una onda 2 (in figura ho scritto solo il conteggio A-B-C ma è mutuabile con 1-2-3-..), che dire le correttive sono difficili da sbrogliare, ritengo più utile ragionare in termini di breakout della trading range qualunque esso sia. A tal proposito è interessante notare che il bordo superiore della Trading Range coincide con un top di swing ed è poco distante da quello immediatamente superiore, oltre ciò ci sono ottimi spazi e soprattutto saremmo oltre la retracement del 61,8% del ribasso a cui abbiamo assistito e naturalmente il superamento di ciò farebbe pensare ad un mercato forte e pronto a ritestare nuovi massimi. Attenzione perchè è proprio sugli swing vecchi che viene effettuata la caccia agli stop. Se è vero che il FTSE100 non può tornare sotto il minimo segnato la settimana scorsa se vuole confermare il trend di lungo allora dovremo forse avere una visione ottimistica? E' possibile ma ribadisco ancora e la figura è eloquente: i volumi sono in costante diminuizione e per far salire un mercato servono quattrini, qualunque prosecuzione long orfana di una ripresa degli scambi, ovunque arrivi, avrà il fiato corto.

domenica, marzo 11, 2007

FTSE100: qui siamo già al clou!

Quasi per caso ho dato uno sguardo all'indice inglese e si nota che qui il "tonfo" di 10 giorni fa ha raggiunto la trend che sostiene il Bull Market partito nel 2003. Mentre ad esempio sul Dax un proseguimento short avrebbe supporto sul canale basso a quota 6000 e fino a lì nessuna contaminazione per il trend di lungo qui da Sua Maestà implicherebbe una alta probabilità di fine trend che potrebbe sfociare oltre che in una inversione anche in una lateralizzazione come suggerita in figura. C'è dunque più di qualche granello di pepe nell'eventualità di nuovi minimi.

DAX: obiettivi classici raggiunti.

Dall'evolversi della settimana entrante capiremo molto riguardo al trend di medio termine. Siamo al pullback del 50% e ad un tiro di schioppo c'è il 61,8%, diciamo che quantomento per una flessione gli ingredienti ci sono. E' proprio questo il punto, flessione e ripartenza oppure ripartenza bearish e affondo magari con target la percorrenza dell'altra metà del canalone che ha retta passante per i 6000? Non ritengo opportuno addentrarmi in conteggi Elliottiani perchè le correttive (supposta tale) offrono svariate combinazioni e non vedo nulla di particolare (nemmeno sui frame bassi) tale da far pendere la bilancia dall'una o dall'altra parte. Vale quanto detto per lo SPMIB al post precedente, volumi in calo pretenderebbero etichettare questo balzo alias correzione o alias "onda B" per gli ottimisti o "onda 2" per i menagrami, in entrambe i casi occorre un nuovo minimo e nel migliore dei due non deve andare più giù dei 6000 e spicci. Ma i dati in mano sono pochi occorre seguire l'evoluzione dell'ottava entrante.