Buongiorno,
ho letto con piacere la “novella” del Sultano e, giuro, l'ho usata per addormentare mio figlio, ieri sera, al posto del solito “Gatto con gli stivali”. Scherzi a parte, l'ho trovata molto interessante ma ha mosso, dentro di me, delle domande che, ovviamente, necessitano di risposte.
Come possiamo, noi poveri e piccoli investitori, difenderci dai “giochi di potere” e dai “rumors pilotati”? Mi sembra tanto una battaglia contro i mulini a vento. Quindi, meglio “adeguarsi” o “finire” i nostri risparmi in una lotta che non ci vedrà mai vincitori, in quanto da piccoli investitori non saremo mai “market makers”?
Il solito dilemma: faccio trading su un titolo o mi appoggio all'indice? Per fare trading “secco”, secondo me, servono delle informazioni che non avremo mai. C'è chi si basa sul rapporto “dividendi/prezzo”, ma i dividendi vengono dal bilancio (giusto?) e i bilanci, la storia ci insegna, non sono sempre (o mai?) veritieri. Per analizzare un'azienda (e quindi investirci i nostri soldi) bisogna esserci dentro, valutarla dall'interno, vedere come funziona. I bilanci ci danno informazioni parziali (Parmalat docet) che servono veramente a poco, se si pensa che chi li “certifica” non sempre è al di sopra di ogni sospetto.
Gli utili, spesso, possono essere gonfiati per creare un valore che non c'è. Faccio un esempio terra terra. Una banca che “deve” fare una bella trimestrale fa un prelevamento (una tantum) di pochi euro dai conti correnti dei clienti (a Lodi ne sanno qualcosa...). In fondo pochi spiccioli per ogni cliente cosa sono? Chi se ne accorge? Non lo ha fatto anche lo Stato nel 1992 con Amato (il famoso prelievo del 6 per mille sulle giacenze)?
Il problema è che viviamo in un mondo dove tutto è permesso, dove vince quello più furbo. In un mondo dove “ti massacrano” e devi essere anche contento. In appoggio alla mia affermazione porto un fatto che mi è successo venerdì con Wind. Cambieranno la mia tariffa da Wind 10 a Wind 12. Chiamo il 155 per avere maggiori informazioni e mi sento dire dalla “consulente”, con voce gaudiosa, che “il cambio tariffa è gratuito, non avrò spese”. La mia risposta non l'ha lasciata molto soddisfatta: “Ah, bene, perchè avrei dovuto anche pagare? Scusi, ma le sembra che la Wind 12 sia migliorativa rispetto alla Wind 10?”. La contro risposta è stata: “Wind agisce in piena legalità...”. E' questo che mi sconvolge, viene permesso a tutti di cambiare le carte in tavola “in piena legalità”. E, noi, poveri consumatori/investitori?
Per tornare all'argomento del post, io ho deciso, da tempo, di “adeguarmi” facendo “gestire” i miei soldi a chi può accedere ad informazioni a me inaccessibili. Ho deciso di scegliere quei gestori che si preoccupano di analizzare una società prima di investirci i soldi del fondo. Chi sono? Basta guardare i gestori che sono, costantemente, sopra il benchmark.
Penso sia arrivato il momento di premiare chi sa lavorare e di smettere di credere a tutti quelli che bussano alla tua porta per farti fare l'investimento della tua vita.
Saluti.
Moretti